Krzysztof Kieslowski (1941-1996)

     KRZYSZTOF KIESLOWSKI nasce a Varsavia (Polonia) il 27 giugno 1941. Tra il 1966 e il 1969 inizia a Lodz, alla scuola di Cinema e Teatro, il suo percorso creativo con i primi cortometraggi (Tramwai, Urzad, Koncert zyczen) e il documentario di diploma (Z miasta Lodzi - Nella cità di Lodz). Se questo ed altri incisivi lavori dei primi anni '70 (Operai '71, Primo amore, Dal punto di vista del guardiano notturno) lo segnalano come documentarista prolifico e personale, i primi film a soggetto per la televisione (Il sottopassaggio, Il personale, La pace) costituiscono tappe importante per il nuovo corso del cinema polacco. Rivelatosi alla critica internazionale con opere quali La cicatrice (76), Amator (79), Il caso (81), Senza fine (84), Kieslowski ha attirato definitivamente l'attenzione su di sé nel 1988 con Breve film sull'uccidere e Breve film sull'amore, che hanno anticipato il successo del Decalogo (1989). Entrato di diritto tra i grandi autori europei contemporanei, conferma la sua lirica complessità con La doppia vita di Veronica (1990) e raggiunge il grande pubblico grazie al successo della trilogia dei Tre colori: Fim Blu (1993), Film Bianco e Film Rosso (1994). Muore a Varsavia nel 1996 [# ].