IO CONFESSO - Alfred Hitchcock (USA 1953)
LA CONFESSIONE - Robert Lepage (Canada 1995)

      Esiste un Hitchcock minore? Certo non aver visto Io confesso è un peccato veniale rispetto all'omissione (visiva) dei grandi capolavori del mago del brivido, ma ci sono parecchi buoni motivi per consigliarne il recupero: le inquietanti inquadrature oblique, la recitazione ieratica di Montgomery Clift, la sequenza del caffé... A questi si aggiunge oggi la rivisitazione ipertestuale dell'esordiente Robert Lepage. Ne Il confessionale egli interpreta la CITAZIONE COME PRETESTO NARRATIVO partendo dall'evento-Hitchcok in Québec (la "prima" del film in Canada, con Hitch tra i personaggi) per far evolvere una vicenda di nuovo alimentata da colpe sospette e drammatiche confessioni, ma ben più torbida e funerea, disperata (e metaforica) nel registrare la cupa degradazione del thriller contemporaneo.

ezio leoni - serata LUX: Doppio Spettacolo - Stessa Emozione 14/12/95