Heimat 2

    Il legame tra Evelyne e Ansgar è una realtà radiosa per i giovani della "Tana della volpe" ("per noi amici il loro amore aveva il sapore dell'eternità") e su questa base di serenità contestuale la definizione dei caratteri di contorno si fa più precisa e mirata. Olga senza Ansgar non sa ritrovare la propria serenità, Reinhard esprime attraverso la predilezione per il western la sua personalità forte e il suo carattere introverso, Clarissa rivela nella sua passione per il violoncello una compensazione per la sua scontrosità esistenziale ("quando sono molto vicina a quello che desidero mi sento triste"). E la musica torna prepotentemente protagonista nella vita comunitaria: Clarissa vince il concorso di violoncello con un pezzo di Hermann; lui, che si sente escluso, coinvolge la signora Moretti in virtuosistiche esibizioni canore; Juan-Marie e Volker continuano a sperimentare l'avanguardia musicale e diventano spalla consolatoria per le inquietudini notturne di Clarissa.
Poi, improvvisamente, quanto annunciato dal titolo dell'episodio si realizza. Ansgar muore per un banale incidente, trascinato dal tram su cui lavora come bigliettaio ed è Evelyne, sotto shock, a portare la notizia alla Tana della volpe mentre gli amici ignari festeggiano chiassosamente il carnevale. La crudeltà del destino fa sentire la sua voce anche nella razionalità della metropoli. Hermann e Clarissa non riescono a dare completezza ai loro sentimenti causa la sfortunata coincidenza di una lettera non recapitata a tempo, Ansgar ed Evelyne, che hanno saputo apprezzare la felicità di una donazione totale, vengono beffati da una morte assurda. Così, mentre tra le utopie dei giovani artisti si fa spazio la consapevolezza che anche la seconda patria richiede il suo tributo di dolore e di ricordi ("adesso abbiamo i primi morti a Monaco"), la chiusura dell'episodio non può che risolversi in un arioso movimento di macchina sulla croce di un cimitero.