Fabrizio De André. Principe libero

Luca Facchini

Luca Marinelli interpreta Fabrizio De André in un film che mette in scena il racconto di una personalità unica che ha segnato la storia della canzone e della cultura italiana, un cantautore di ineguagliato carisma, sempre pronto a raccogliere e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei diseredati, e a farne parabola, canzone, preghiera, promuovendo valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l’amore.

 

 

 



Italia 2017 – 3h 12′

«Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare». C’è una citazione del pirata britannico Samuel Bellamy iscritta nelle note di copertina di uno dei dischi più belli di Fabrizio De André, Le nuvole. E a questa frase si ispira il titolo di Fabrizio De André. Principe libero, il biopic scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci.
“Principe” e “libero”, due parole che, accostate, raccontano molto bene De André: il magnetismo e il naturale distacco di un principe, sempre pronto a raccogliere e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei diseredati, e a farne parabola, canzone, preghiera; la ricerca della libertà e il racconto di un viaggio fatto “in direzione ostinata e contraria”, per usare i versi di una sua canzone, che lo hanno reso il testimone e il cantore dell’uomo e della sua divina imperfezione, promuovendone valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l’amore.
Se queste sono le caratteristiche universalmente note dell’arte di Fabrizio De André, ciò su cui si concentra Fabrizio De André. Principe libero è l’umana avventura del suo protagonista: dall’infanzia ai capolavori della maturità, passando attraverso il racconto accurato degli anni di Genova, del rapporto con la famiglia e dell’apprendistato formativo svolto nei caruggi della città, contornato da amici vicini come Paolo Villaggio – sarà lui a coniare per De André il soprannome con cui è tuttora noto, Faber – e delicatamente più distanti, come Luigi Tenco. Seguono i primi successi – Mina che porta in televisione la sua Canzone di Marinella –, le prime timide esibizioni dal vivo, l’incontro con Dori Ghezzi, la vita da agricoltore in Sardegna fino alle drammatiche pagine del rapimento e al successivo ritorno sulle scene.
Fabrizio De André. Principe libero è interpretato da Luca Marinelli e mette in scena il racconto di una personalità unica che ha segnato la storia della canzone e della cultura italiana.

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