Air Force One Wolfagang Petersen - USA 1997 - 2h 04'
Scream
Wes Craven - USA 1997 - 1h 50'


  Cinema USA ancora in primo piano con due macchine spettacolari di diverso genere ma di affine efficacia.
"Decolliamo" con Air Force One e schieriamoci subito a difesa dell'action-movie di Wolfgang Petersen, incredibilmente strapazzato da molta critica che l'ha trovato sgangherato e reazionario. Certo un film che presenta un presidente degli Stati Uniti come eroe "d'assalto" e che ripropone fanatici cospiratori comunisti allo sbaraglio per riportare in auge la grande madre Russia, è di rozza credibilità politica. Ma se lo accettiamo come fumettone fantastico che gioca le sue carte di avventura con la stessa sfacciataggine spettacolare di Batman 4 e Jurassic Park 2, possiamo qui spendere meglio il nostro divertimento, in costante emozione grazie ad una sceneggiatura organica e incalzante ed effetti speciali debordanti, ma sempre mirati alla coreografia narrativa dell'insieme. Che verte sull'attacco di alcuni "fondamentalisti" russi all'aereo presidenziale, in viaggio di ritorno da Mosca dove Harrison Ford (eroe cinematografico tutto d'un pezzo) ha tenuto un suo programmatico, duro discorso di legalità internazionale. L'effetto dell'azione terroristica sarà davvero "catastrofico" (la commistione dei generi è calcolata per dar più forza alla suspense), ma la vittoria dei "nostri" è assicurata visto che Harrison-presidente oltre che probo uomo politico è padre-marito esemplare ed ex-marine pruridecorato nella guerra del Vietnam...
Se Air Force One sa tenere viva la suggestione immaginifica con accattivanti interpretazioni e puntuali colpi di scena, l'ansia continua che pervade Scream dimostra come anche all'interno di un genere "basso" come l'horror la qualità della composizione (dalla sceneggiatura alla regia) possa permettere la realizzazione di prodotti cinematografici di alto livello. In Scream un maestro come Wes Craven esalta la suspense ammiccando ai cliché del cinema stesso, citando classici seriali dell'horror (Venerd́ 13, Hallooween, il suo Nightmare), tamponando i rigurgiti splatter della violenza con frenetici capovolgimenti di fronte, minando le sicurezze (e le esistenze) dei protagonisti e tenendo di continuo sulla corda l'attenzione (e l'angoscia) dello spettatore. Ci troviamo di fronte all'ennesima storia di killer psicotici e innocenti vittime scannate, ma se il veicolo narrativo gronda sangue, l'esposizione filmica di Scream brilla per la vitalità contraddittoria di ogni situazione e il calibrato dosaggio dei ritmi della tensione. Pur schiacciando sul pedale dell'horror Craven non perde mai di vista il pulsare del thriller, inserisce alcune amare considerazioni sulla vacuità esistenziale della gioventù americana ipertelevisiva e si concede scampoli di ironia anche nel culmine della suspense. "Non uccidermi. Voglio tornare nel sequel", implora l'assassino nel finale...

ezio leoni -   La Difesa del Popolo - 5 ottobre 1997

quiz6