L'amico ritrovato (Reunion)
Jerry Schatzeberg - GB/Fra/Ger 1989 - 1h 50'


    Com'è che un breve romanzo diventa un specie di breviario collettivo di nostalgia? Cos'è che fa di un film, partito in sordina, uno dei titoli più amati della stagione? Il caso di L'amico ritrovato di Jerry Schatzberg, e del racconto di Fred Uhlman da cui è tratto, viene quasi a contraddire le considerazioni della nostra presentazione su cinema e letteratura. Qui ciò che conta sembra essere il pathos del soggetto, storia di Henry Strauss (ebreo) e Konradin von Lohenburg (di nobile famiglia ariana), amici ai tempi del liceo nonostante gli indottrinamenti del nazismo, strappati l'uno all'altro da diversi destini. Emigrato in America prima della guerra, Henry torna, 50 anni dopo, in Germania per riesumare i ricordi del proprio passato e per avere notizie dell'amico. Il fascino di Reunion sta proprio nell'intimo significato di un ritrovarsi inaspettato e commosso... Eppure solo una breve occhiata alla struttura del libro fa percepire come il valore del lavoro di Schatzberg (e della sceneggiatura di Harold Pinter che lo sorregge!) stia nel sovvertire i canoni lineari e un po' patetici di questo ritrovarsi. Fin dalle prime sequenze quello che coinvolge non è più l'esito della ricerca, bensì la riflessione sull'essenza, storica ed individuale, di ciò che porta ad intraprendere la ricerca stessa; una scelta di ideali e di coerenza che sappia sorreggere il peso degli anni e delle tragedie.

e.l. LUX cinema&romanzi marzo-aprile 1990