Anche libero va bene
Kim Rossi Stuart  - Italia 2005 - 1h 48'

da La Repubblica (Paolo D'Agostini)

    Auguriamo a Kim Rossi Stuart di trovarsi un posto nella piccola grande storia delle opere prime perché la sua prima esperienza da regista se lo merita proprio. Già la scelta del festival di Cannes di includerlo nella prestigiosa selezione della "Quinzaine des réalisateurs" è in questo senso un buon segnale.
E' un film molto doloroso,
Anche libero va bene (dove "libero" è riferito, secondo una battuta chiave del padre al figlio nel finale del film, all'omonimo ruolo calcistico), e di questo vanno avvertiti gli animi sensibili, ma anche assolutamente meritevole di essere visto. Lo stesso Kim è un padre, dell'adolescente Viola e del piccolo Tommi (Alessandro Morace), che si sforza di prendere per il verso giusto la non facile vita con i due figli e con i problemi del lavoro dopo l'ennesima fuga della moglie e madre Stefania (Bobulova), donna affascinante e instabile. Ma Renato (Kim) non sempre ce la fa a tenere a bada lo smarrimento, la rabbia, l'ossessione che il figlio maschio riscatti i suoi fallimenti, le esplosioni d'ira. Kim interpreta il padre ma da regista e autore (con l'aiuto di Linda Ferri, Federico Starnone, Francesco Giammusso) assume pienamente il punto di vista del piccolo Tommi. Che, proprio come il piccolo protagonista di I 400 colpi, la vita costringe a rifugiarsi nei sogni e a maturare in fretta.
Naturale che di sfondo campeggino tutti i modelli aurei del cinema che ha l'infanzia per protagonista: Truffaut e De Sica, ma anche la lezione di Amelio che Kim ha assorbito da coprotagonista di
Le chiavi di casa, e anche Comencini e il Pinocchio di Benigni dove Kim era Lucignolo.
Ed è interessante notare che nel volgere di poco tempo due bei film italiani, questo e
La guerra di Mario di Antonio Capuano, entrambi film belli e aspri sia pur diversamente, abbiano rivolto lo sguardo al difficile lavoro di bambino.
Con le partecipazioni a
Le chiavi di casa e Romanzo criminale e con questo suo debutto da regista la figura di Kim Rossi Stuart, il cui muoversi controcorrente non cessa di stupire, fa un bel salto in avanti. Tenendo miracolosamente insieme, in equilibrio delicato, un'indole gentile, discreta e taciturna con un fondo - ne sono testimonianza il suo Freddo di Romanzo criminale e il suo padre di Anche libero va bene - popolaresco, sanguigno, un po' minaccioso.

cinélite TORRESINO all'aperto: giugno-agosto 2006