Brick
Rian Johnson - USA 2005 - 1h 40'

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA - SUNDANCE FILM FESTIVAL

     La trama è quella di tanti polizieschi: una ragazza viene uccisa e il suo ex fa di tutto per scoprire i colpevoli e le ragioni della sua morte. Tutto ruota intorno a un college ma l'ambientazione non tragga in inganno: Brick è un omaggio al noir anni '40 e alla narrativa hard-boiled che l'ha partorito: Joseph Gordon-Levitt (ammirato in Mysterious Skin di Araki) è il "detective" intorno al quale si muovono i personaggi classici del genere, il villain, la femme fatale, poliziotti, spacciatori, informatori e sgherri. Evidente anche la volontà dell'esordiente regista di prendere le distanze dalle consuetudini del teen-movie attuale: mancano i brani musicali di richiamo, i tempi sono dilatati e l'atmosfera è rarefatta e sospesa (alla Donnie Darko, tanto per intendersi). A volte la trama potrà sembrare macchinosa, ma dietro l'impalcatura della crime-story non è difficile scorgere il vero nucleo del racconto, il dramma del protagonista: il dolore per la perdita, ancora prima della persona amata, dell'amore stesso.


Alex Stellino
- Ciak


     In questa rivisitazione esplicita del noir alla Dashiell Hammett e alla Chandler (le stesse atmosfere, la stesso conduzione dell'indagine) dove sta a l'originalità? Sta nell'aver compiuto il doppio salto mortale del trasferimento di quel mood nella piatta superficie della quotidianità di una scuola superiore americana sotto la quale si agitano correnti gelide. Grazie alla presenza di un attore come Joseph-Gordon Levitt, che sta diventando un po' l'icona di un cinema diverso, Johnson riesce nell'impresa di inserire un'esile sceneggiatura in una dimensione di mistero algido che lo accosta, grazie allo sguardo che rivolge al mondo dei giovani, al più titolato Gus Van Sant film precedente in archivio.


Giancarlo Zappoli
- MYmovies.it

i giovedì del cinema invisibile TORRESINO gennaio-marzo 2008

JOSEPH GORDON-LEVITT: cinema off, attore in

PRIMA VISIONE