Il calamaro e la balena (The squid and the whale)
Noah Baumbach - USA 2005 - 1h 21'


Miglior film - SUNDANCE Festival

da Film TV (Emiliano Morreale)

      Anni '80, Brooklyn. La famiglia di uno scrittore fallito va in pezzi: la moglie confessa di aver avuto varie storie, lui se ne va di casa, si decide l'affidamento congiunto, i due figli sono in un momento delicato e sbarellano. L'esordio nella regia dello sceneggiatore di Wes Anderson (Le avventure acquatiche di Steve Zissou) sceglie una storia semplice, piana e vista mille volte, ma mostra subito una notevole precisione di regista e soprattutto di sceneggiatore. Non schiva nessuno dei tic registici da indipendente Sundance, al momento giusto piazza i suoi trabocchetti di sceneggiatura (il finale è una scorciatoia metaforica prevedibilissima); ma alla fine lascia decantare una crudele sincerità nell'osservare una famiglia di intellettuali sfigati newyorchesi il cui sogno è pubblicare sul "New Yorker": una specie di versione lumpen dei personaggi di Woody Allen. Ottimo l'uso degli attori (al solito, insensatamente doppiati), i rapporti tra i personaggi sono mostrati con sufficiente ambiguità, senza giudicare, in bilico tra partecipazione e antipatia, come in un Todd Solonz minimal e intenerito. Nomination per la migliore sceneggiatura agli ultimi Oscar.

da Il Messaggero (Fabio Ferzetti)

      Una coppia di intellettuali newyorchesi si separa nel 1986. Lui è un ex scrittore di successo in crisi perché sua moglie sta diventando una scrittrice di successo. A soffrire la separazione i due figli di 16 e 12 anni. Il calamaro e la balena di Noah Baumbach film successivo in archivio ha il pregio di raccontare la separazione da più punti di vista. Quello della madre ribelle (la sempre fiera Laura Linney), quello del sedicenne fragile alla scoperta della sessualità (schiacciato dalla creatività dei genitori sosterrà che Hey You dei Pink Floyd l'ha scritta lui) e soprattutto quello di un padre stupidamente convinto che nella vita non conti niente se non sei un intellettuale («Lui non è come noi. Lui è un filisteo», parlando di un tennista). Ottimo Jeff Daniels con barba lunga. Eccellente la descrizione della sottile lotta tra i genitori per accaparrarsi l'appoggio dei figli. Il titolo cita un diorama raffigurante un calamaro e una balena al Museo di Storia naturale di New York. Ispirato alla vita del regista trentasettenne, questo gioiello premiato ovunque e candidato all'Oscar ci racconta in modo sublime quanto sia difficile per dei figli-calamari sopravvivere alla pesantezza di genitori-balene.

i giovedì del cinema invisibile TORRESINO ottobre-dicembre 2006

promo

Anni '80, Brooklyn. La famiglia di uno scrittore fallito va in pezzi: la moglie confessa di aver avuto varie storie, lui se ne va di casa... La separazione è inevitabile così come la sofferenza dei figli. Una storia semplice, piana e vista mille volte, ma con una sceneggiatura che lascia decantare una crudele sincerità. Un racconto sublime su quanto sia difficile per dei figli-calamari sopravvivere alla pesantezza di genitori-balene.