Una casa alla fine del mondo (A Home at the End of the World)
Michael Mayer - USA 2004 - 1h 35'


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da La Stampa (Lietta Tornabuoni)

      Un bel film ben fatto e ben recitato, elegiaco e divertente, storia di un'amicizia amorosa maschile nel tempo meno repressivo d'America e del mondo occidentale, gli anni tra la fine dei Sessanta e gli Ottanta.
Cleveland, 1967: due ragazzini amici sorpresi a fumare marijuana da Sissy Spacek, madre di uno di loro, le offrono un tiro e ballano con lei; a letto si toccano nel buio, imparano cos'è la vita, crescono insieme amandosi, vanno a stare a New York. Il loro percorso segue l'aria del tempo: abitano insieme, e insieme con una giovane donna eccentrica che avrà una bambina da uno di loro; fanno scelte sessuali precise oppure non ne fanno; «tutto si può ballare», ballano anche sulla musica di Mozart («Così fan tutte»); adorano quelle canzoni presenti nel film in abbondanza (Patti Smith, Bruce Springsteen, Leonard Cohen, Bob Dylan, i Jefferson Airplane); decidono che l'anomala famiglia vada a vivere nella quiete sana della campagna, in un luogo remoto dove aprono pure un ristorante; salutano la donna che parte con la piccola, rimangono soli con il fantasma dell'Aids.
Se la seconda parte è un poco stanca, il film tratto dal romanzo 1990 di Michael Cunningham (l'autore di
The Hours) è amoroso e riuscito. Colin Farrell, con la sua bellezza popolana da irlandese e da calciatore (è figlio e nipote di ex giocatori) si conferma davvero molto attraente; e Robin Wright Penn, nel personaggio della giovane donna innamorata dei gay, è davvero molto brava nell'interpretare libertà, stravaganze ed eleganze femminili dell'epoca.

l'altra faccia del cinema

promo

Johnathan e Bobby si sono conosciuti ancora adolescenti. Ben presto la loro amicizia si trasforma in qualcosa di più fino a che i due si perdono di vista. Dopo molti anni si ritrovano a New York e Bobby si trasferisce a casa dell'amico, dove vive anche Claire, una donna che ha uno stretto rapporto affettivo con Jonathan. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando Bobby inizia una relazione con Claire... Tra la fine degli anni '60 e gli Ottanta, un racconto costruito con cura e ben recitato: nel tempo meno repressivo d'America, un'amicizia amorosa maschile che deve confrontarsi con le libertà e le stravaganze femminili dell'epoca.

i giovedì del cinema invisibile TORRESINO aprile-giugno 2006