Il costo della vita (Le cout de la vie)
Philippe Le Guay - Francia 2003 - 1h 40'


sito ufficiale

da Il Corriere della Sera (Maurizio Porro)

       Tutti quelli che hanno la "percezione" che i prezzi siano aumentati si gustino questa attuale, intelligente commedia francese sul vizio dell'avarizia e della generosità. Il costo della vita di Le Guayfilm successivo in archivio (settimo film, da noi il primo) rompe il tabù morale e materiale dei soldi in euro con alcuni ritratti azzeccati che mescolano i propri destini incontrandosi infine in un ospedale. Il grande Fabrice Luchini è un magnifico taccagno patologico, con risvolti intestinali, a rischio per amore; Lindon uno spendaccione impareggiabile, ma ci sono una squillo di lusso, il vecchio Claude Rich, un industriale che cambia vita e una nipotina ereditiera vergognosa e terrorizzata dal potere autodistruttivo dei soldi. Che (viene in mente più la commedia umana di Balzac che i capolavori di Von Stroheim o Bresson) entrano nella sfera privata condizionandoci anche nei conflitti morali di interesse, grazie a un bancomat affettivo che il film divertente ma non superficiale racconta con humour speciale di vita spesa in contanti.

da Il Giornale nuovo (Michele Anselmi)

       Non date retta alla pubblicità. Il costo della vita è molto di più della «prima commedia sull'euro». Regista di buone letture, il francese Philippe Le Guay si diverte a intrecciare i destini di sei personaggi, alla maniera di Magnolia, con toni che svariano dal comico al malinconico. Molière insegna: il rapporto col denaro spiega molto, se non tutto, della natura umana. Siamo nella gaudente Lione. Fabrice Luchini è un manager pitocco che trova sempre una scusa per non pagare, sia con gli amici sia con le amanti. Vincent Lindon, all'opposto, è un ristoratore dalle mani bucate che si rovina a forza di investire e regalare. Géraldine Pailhas è un donna dalla doppia vita, squillo d'alto bordo e fisioterapeuta, che gode a spennare i suoi clienti. Claude Rich è un blasonato imprenditore che, sentendo l'alito della morte, vende le sue fabbriche e corteggia un'infermiera. Lorant Deutsch é una giovane e fragile ereditiera che si finge derelitta per farsi voler bene da un lavapiatti. A tratti esilarante, Il costo della vita è un titolo da non prendere alla lettera. Alla fine, pur trattando di quattrini, il regista parla d'amore: beninteso, anche dell'amore verso i quattrini...

TORRESINO - aprile 2004