Il destino (Al massir)
di Youssef Chahine - Egitto/Francia 1997 - 2h 15'

 

da Ciak (MassimoLastrucci)

Chi pensa che il cinema terzomondista debba essere sempre virtuosamente tedioso, pauperista e antispettacolare, vada a vedere Il destino, opera numero 33 (la prima a raggiungere le sale italiane) dell'ultrasettantenne Youssef Chahine. Cambierà idea. Il film romanza la tribolata avventure intellettuale del filosofo Averroè, aristotelico nella Cordoba del XII secolo governata dal Califfo Al Mansour. Senza rinunciare alle profondità del messaggio in trasparenza (chiara è la condanna di ogni intolleranza integralista), una storia piena di colpi di scena, cavalcate, duelli, pericoli, amori passionali, intervallata da gustosi brani musicali. A Cannes, dove ha ricevuto la Palma del cinquantenario, l'abbiamo applaudito a scena aperta e con i lucciconi.

da Cineforum (Paolo Vecchi)

Chahine assume la figura del savant di Cordoba come centro motore di una fantasmagoria davvero strepitosa, in cui convergono i più disparati generi cinematografici, dal kolossal storico al musical, dal mélo al western, senza farsi sfiorare da pretese di credibilità "filologica"... Giustamente preoccupato di far giungere il suo messaggio ad un pubblico il più possibile vasto, Chahine costruisce uno spettacolo popolare che non perde mai di vista la propria dimensione etica forte, rischiando l'anacronismo con geniale sfrontatezza e facendo respirare a pieni polmoni noi, poveri frequentatori di festival, oppressi da troppi contorcimenti stilistici ed intellettuali.