Diario di uno scandalo (Notes on a Scandal)
Richard Eyre - Gran Bretagna 2006 - 1h 32'

da Il Messaggero (Fabio Ferzetti)

    Una gara di bravura fra due prime attrici strepitose, entrambe candidate all'Oscar. Un adattamento letterario di rara intelligenza e appropriata crudeltà. Una storia inventata nella quale echeggiano fatti di cronaca verificatisi di qua e di là dall'Oceano che traducono con esattezza l'angosciosa confusione di ruoli e di identità, anagrafiche e sessuali, propria dei nostri anni. Diretto con affilata precisione dall'eclettico Richard Eyre, Notes on a Scandal (da noi Diario di uno scandalo) ha la tenuta psicologica del miglior cinema inglese e il ritmo incalzante di uno psycho-thriller. Ma senza le banalità e semplificazioni di rito, perché adattando il libro di Zoe Heller (Bompiani) Patrick Marber (l'autore di Closer) ha conservato non solo la sapienza letteraria del romanzo, scritto in forma di diario, ma la densità e la vivacità degli ambienti e dei caratteri. Riuscendo inoltre a non giudicare mai i personaggi per farci anzi capire le ragioni, buone e cattive, di ognuno di loro.
Judi Dench è Barbara, anziana insegnante sola, risentita, sarcastica, troppo colta per non avere le proprie idee su tutto, troppo amara per non spargere fiele senza quasi accorgersene, che fa la conoscenza di una collega inesperta e in tutto diversa da lei. La bella Sheba (Cate Blanchett) infatti è alta, ancora giovane, ha una famiglia chiassosa e liberale (anche se forse non così felice), e ogni suo gesto tradisce la fiducia, la sicurezza, l'ingenuità delle sue origini altoborghesi. Sarebbe una bella amicizia se Sheba non fosse così arrendevole con i giovani proletari che ogni giorno devono domare in classe. Così arrendevole da andare addirittura a letto con uno di loro, irlandese per giunta, 15 anni e un viso d'angelo e di demonio insieme, come accade a quell'età. Un colpo insostenibile per Barbara, che scopre la tresca per caso. Ma anche un'arma formidabile nelle sue mani. Perché la vecchia zitella non è così disinteressata, come capiremo poco a poco. Altro non diremo, ma solo gli inglesi sanno rendere i contrasti di classe, di mentalità, di sessualità, con ironia così feroce e rivelatrice.

cinélite TORRESINO all'aperto: giugno-agosto 2007