Down in the Valley
David Jacobson  - USA 2005 - 2h 05'

da Film Tv (Pier Maria Bocchi)

      Harlan e Wade sono degli anacronisti. Non s'adattano a sé, non s'adattano al mondo. E le loro reazioni sono sproporzionate e, per l'appunto, anacronistiche. Down in the Valley, che è un dramma western, non è un racconto di follia incipiente; piuttosto, declina con inevitabilità tragica (ma mai con compiacimento nichilistico) l'esistenza di due uomini a loro modo giusti, ma soltanto riguardo al loro pensiero (che è morale). Mentre il resto, figli società natura, sta a guardare, e sovente ne fa le spese. Senza per questo incattivirsi, come dimostra il bel finale. Jacobson, che aveva messo in scena le gesta e l'urgenza assassina di Dahmer in un film omonimo riuscito, stavolta riesce a equilibrare passato e presente con lucidità perfino teorica (si veda la sequenza del set): non sbilanciandosi né verso la malinconia per un universo perduto né verso la grettezza di una contemporaneità integralista. E commuove con tempi meditati, attenti e opportunamente in ascolto, con un cast azzeccatissimo (bravissimi Norton, anche produttore, e Morse) e con un romanticismo generoso che appartiene alle persone come anche al contesto urbano. Down in the Valley ricorda un po' certo cinema di Frank Perry e di Robert Mulligan, ed è un bene.

i giovedì del cinema invisibile TORRESINO gennaio-marzo 2007

promo

Nella San Fernando Valley, desolata landa attraversata da immense autostrade brulicanti di continue lunghe code di macchine, ecco a la storia di un giovane (un magnifico Edward Norton) che si innamora perdutamente di una diciassettenne alla ricerca dell’amore a tutti i costi... Tra colpi di scena e sparatorie il film ha l'incedere posato e il respiro arioso di certe pellicole Usa Anni '70: una tragedia senza morale, come ormai sempre più raramente ci viene dato di vedere sullo schermo.