L'età inquieta (La vie de Jesus)
Bruno Dumont - Francia 1997 - 1h 36'

da La Stampa (Lietta Tornabuoni)

        Ha preso almeno nove premi, a Cannes, Chicago, Sao Paulo, Valencia, Londra, Taormina. È un fatto raro per un primo film., ed è ancora più raro che L'età inquieta, scritto e diretto da Bruno Dumont, quei premi lì meriti tutti. È la cronaca delle giornate vuote vissute nel paese di Bailleul nelle Fiandre da un ragazzo malato di epilessia orfano di padre, e dai suoi amici, come lui senza lavoro, divorati dalla noia di esistenze prive di senso, appassionati soltanto ai motorini e alle motociclette, veicoli d'una evasione impossibile: tutto il film à ritmato dal rumore dei motori delle corse senza meta della piccola banda. E' anche l'analisi di come l'inerzia, l'abbrutimento possano portare quasi inconsapevolmente ad atti collettivi anche infami quali aggredire una ragazzina. assalire e uccidere un ragazzo arabo e di come il rapporto tra il protagonista e la sua ragazza possa essere fisicamente vorace, violento, d'una carnalità brutale benissimo espressa in scene di sesso molto ardite, dure e insieme toccanti.
Un soggetto consueto, dalla conclusione drammatica, diventa nuovo e speciale nello stile dell'autore, asciutto, non sentimentale. non scolasticamente realistico ma condensato in immagini potenti dei personaggi solitari e del paesaggio forte, cristallizzato nella atona faccia ambigua del protagonista, nella sua malattia sin troppo simbolica, nel suo legame indispensabile e nemico con la madre.
L'età inquìeta è un esempio molto riuscito, molto interessante, di come si possa raccontare la generazione perduta dell'epoca della fine del lavoro con efficacia pari a quella del cinema americano, ma con sensibilità e cultura europee.

rassegna: cinema invisibile ottobre-dicembre '98