Un film parlato (Un filme falado)
Manoel de Oliveira - Italia/Francia/Portogallo 2003 - 1h 36'


sito ufficiale

da La Stampa (Lietta Tornabuoni)

      Lo strano titolo di una delle opere più profonde, eleganti, significative e belle di Manoel de Oliveira, Un film parlato, vuol dire che si tratta d'un film eloquente, che le lingue che all'origine vi venivano parlate erano varie e diverse, che ciascuna di esse ha dato il suo contributo all'evoluzione della civiltà mediterranea e occidentale, che questa civiltà si trova in una condizione di fragilità, di vulnerabilità. Come Fellini in E la nave va, il maestro del cinema portoghese sceglie una imbarcazione e un viaggio sul mare per rappresentare una potente metafora del presente. Alla crociera che tocca la Grecia, la Francia, le rovine di Pompei, le sfingi d'Egitto e Istanbul prima di arrivare a Bombay, partecipano una giovane donna portoghese docente di Storia (Leonor Silveira) e la sua bambina: gli insegnamenti impartiti dalla madre alla figlioletta permettono di ripercorrere, in modo sintetico ma non sommario, la storia del Mediterraneo. Sulla nave, invitate alla tavola del comandante John Malkovich, un americano d'origine polacca che parla l'inglese come un esperanto contemporaneo, viaggiano anche tre donne famose e non più giovani, appartenenti a tre Paesi cruciali: la donna d'affari Catherine Deneuve esprime il talento della Francia per i commerci; Stefania Sandrelli, ex modella, simboleggia l'estetismo e il gusto per la vita dell'Italia; Irene Papas, cantante e insegnante di canto che interpreta pure una stupenda canzone, è un emblema della vocazione per le arti della Grecia. Conversando con spirito, grazia e saggezza, parlando di sé ciascuno parla anche del proprio Paese, ma un funesto annuncio di colpo interrompe la civilissima serata: terroristi hanno piazzato due bombe, bisogna abbandonare la nave, subito... L'intelligenza della visione critica della civiltà mediterranea, la tragica previsione di fine, la finezza dello sguardo posato sui protagonisti, la raffinata bellezza della metafora e del film sono quasi impossibili da descrivere: a novantasei anni film precedente in archivio Manoel de Oliveira film successivo in archivio è sempre più intenso e lieve, sempre più bravo.

   

 


nota dell'autore

      "È un FILM PARLATO poiché è parlato in varie lingue. Poiché sin dai primordi ognuna di esse rappresenta un contributo all'evoluzione della civiltà occidentale. Si tratta, in definitiva, di un modo traverso di toccare ciò che è fondamentale in questo film parlato. Tutto avviene lungo un viaggio su una nave da crociera. Una professoressa di storia attraversa il Mediterraneo con sua figlia, per andare a trovare il marito, pilota d'aereo, e trascorrere le vacanze insieme dall'altra parte del mondo, a Bombay.
È anche un pretesto per rendere omaggio a tre grandi attrici di teatro e di cinema che hanno attraversato una lunga e gloriosa vita artistica, e che ci danno, attraverso i personaggi che rappresentano, una visione critica di questa civiltà, in una semplice conversazione a tavola, con l'esperto comandante della nave che le conduce in questo nuovo viaggio."

Manoel de Oliveira

TORRESINO - maggio/giugno 2004