I fratelli Karamazov (Karamazovi)
Petr Zelenka - Polonia/Repubblica Ceca 2008 - 1h 40'
versione originale sottotitolata


Arriva nelle sale italiane I fratelli Karamazov di Petr Zelenka, sperimentale e coinvolgente rilettura dell'omonima opera di Fëdor Dostoevskij magistralmente interpretata dai più importanti attori teatrali di Praga, Varsavia e Cracovia. Un film corale e metafisico che oscilla tra commedia e dramma. Autore cinematografico e teatrale, Petr Zelenka è¨ tra i registi cechi più apprezzati, riconosciuto e premiato a livello internazionale. Con I fratelli Karamazov si aggiudica una Menzione Speciale della Giuria e il Premio FIPRESCI al 43° Karlovy Vary International Film Festival, e due Czech Lion (Miglior Regia e Miglior Film). Agli Oscar del 2008, il film è stato presentato ufficialmente dalla Repubblica Ceca come Miglior Film in Lingua Straniera.

  La forza di Dostoevskij in un film duro e denso. Con I Fratelli Karamazov il regista polacco Petr Zelenka firma un nuovo, sperimentale adattamento cinematografico del romanzo senza tempo dello scrittore russo. A sei anni di distanza, dopo la prima presentazione del film, ora candidato ai David di Donatello nella categoria miglior film straniero, l'opera di Zelenka arriva in Italia dal 27 marzo grazie a Distribuzione indipendente. L'acciaieria quasi dismessa è il cuore del racconto: una compagnia teatrale polacca giunge in una fabbrica per iniziare le prove dello spettacolo teatrale de I fratelli Karamazov. La location scelta ha un peso storico e politico perché è stata una delle prime ad accogliere Lech Walesa, il leader di Solidarnosc durante uno sciopero operaio. La storia del luogo, con tutte le ferite di una Polonia in lotta per la dignità dell'uomo, si mescola alla drammaticità del presente. (...) Realtà, messa in scena, finzione si mescolano in questo film sorprendente, scevro di luoghi comuni, ma con un finale discutibile e lontano dall'epicità dostoevskijana. Se la bellezza salverà il mondo, il gesto finale , annunciato dal suono di uno sparo, rimane amaro e privo di catarsi, nella sua durezza e nella sua drammaticità.

Emanuela Genovese- Avvenire

 Dal cilindro variopinto di Distribuzione Indipendente talvolta escono gemme riscoperte e, seppur tardivamente, sdoganate sugli schermi italiani. È il caso di questo I fratelli Karamazov, uscito nel 2008 in Repubblica Ceca e Slovacchia (nel 2009 in Polonia) e del tutto trascurato dalle distribuzioni d'occidente. Zelenka, regista a teatro ancor prima che al cinema, riversa sulla scena la sua doppia sensibilità, incrociando forme e sguardi alla materia nel riadattare l'opera ultima di Dostoevskij. La pellicola segue la trasferta in terra polacca di una compagnia di Praga, chiamata a rappresentare I fratelli Karamazov in una sede emblematica: un'acciaieria dismessa a Cracovia, simbolo del socialismo reale e ora scheletro dell'utopia perduta. Non è un caso, quindi, che la versione scelta per l'adattamento risalga agli anni 70, a suo tempo modificata rispetto all'originale letterario e da Zelenka ulteriormente ritoccata verso toni violenti, energici, passionali. Manca la parte relativa al Grande Inquisitore, per esempio, a beneficio di un'attenzione centrata sul nucleo familiare e sugli incroci generazionali tra padre e figli. La macchina da presa non si nasconde e, alla canonica frontalità, predilige un approccio cosciente del nuovo medium ma rispettoso dell'impianto teatrale: l'intero lungometraggio si snoda durante le prove dello spettacolo. Opera densa, politicamente e grammaticalmente, nella quale un crogiuolo di lingue trova nell'arte e nelle superbe prove d'attori l'universalità che necessita.
 

C.BA. - FilmTv




promo

Polonia. In una calda giornata estiva un gruppo di persone viaggia verso un’acciaieria abbandonata: sono attori di un teatro di Praga, giunti per provare uno spettacolo che si terrà il giorno successivo. Alcuni operai sono ancora al lavoro, le uniche creature viventi rimaste. In un primo momento prestano poca attenzione agli attori, preoccupati per una tragedia accaduta il giorno prima: il figlio di un manovale è caduto da una passerella e si è rotto la spina dorsale. Il loro interesse è tutto rivolto nel suo destino. Tra i resti di vecchi macchinari e vecchie cianfrusaglie, le prove hanno inizio: si tratta di un adattamento de I fratelli Karamazov. Per tutto il tempo il mondo reale degli operai rimane ai margini della performance, finché gli echi della tragedia che stanno vivendo risuonano all’interno della rappresentazione… Al crescendo emotivo dei personaggi si affiancano questioni fondamentali come la fede, l'immortalità  e la salvezza dell'anima, ma anche e soprattutto il dipanarsi dei rapporti all'interno della troupe stessa, che vanno a riflettere i grandi temi dell'opera di Dostoevskij. Finzione e realtà  finiscono col sovrapporsi e mentre il dramma narrato scivola dalla rappresentazione al mondo reale, l'impatto cinematografico prova a coinvolgere con altrettanta intensità mente, cuore e anima dello spettatore. Un film corale e metafisico.

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 LUX - marzo 2014

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