Il grande dittatore (The Great Dictator)
Charlie Chaplin [b/n] - USA 1940 - 2h 6'

da Dizionario dei Film (a cura di Paolo Mereghetti)

     Un barbiere ebreo (Chaplin), reduce della prima guerra mondiale, dimesso dall'ospedale trova la sua Tomania sotto la dittatura di Adenoid Hynkel (Chaplin). Mentre questi sogna di conquistare il mondo, il barbiere finisce prigioniero in un lager. Ma, grazie alla sua somiglianza col dittatore, si sostituisce a quest'ultimo e, anziché pronunciare il previsto discorso per l'invasione dell'Ostria, rivolge un appello alla pace universale.
In pieno tempo di guerra, ma prima dell'intervento Usa, Chaplin prende di mira le dittature europee e ribadisce la sua ideologia umanitaria e pacifista. Il suo Hynkel-Hitler puerile e vanitoso che danza col mappamondo e una caricatura perfetta, e lo stesso vale per il Napaloni-Mussolini. In seguito, tuttavia, Chaplin dichiarò che, se allora avesse saputo cosa succedeva veramente agli ebrei, non se la sarebbe sentita di girare una farsa. Per la prima volta Chaplin usa la parola: efficacissimi i farfugliamenti di Hynkel, più discutibile - ma solo dal punto di vista del linguaggio cinematografico - la lunga perorazione finale (sei minuti). L'impasto di patetico e comico a volte è meno riuscito che nei capolavori precedenti, ma il successo presso il pubblico americano compensò Chaplin dal parziale fiasco di
Tempi moderni.

LUX - marzo 2003