La moglie dell’aviatore (La Femme de l’aviateur ou: On ne saurait penser d rien)
Eric Rohmer - Francia 1980 - 1h 44'

6 commedie e proverbi, n° 1


  Una giornata eccezionale (tale doveva essere il titolo in origine) dello studente Fran (Philippe Marlaud), che pedina l’amante della sua ragazza, Anne (Marie Rivière), con l’aiuto di una quindicenne (Meury) incontrata per caso. Primo film della serie Commedie e proverbi, dove i personaggi, invece di «narrare la loro storia più che viverla, si dedicano piuttosto a mettersi in scena». Un tono più da commedia, quindi, e un naturalismo più spiccato (tra l’altro il film è girato in gran parte per le vie e i parchi di Parigi in l6mm, poi gonfiati a 35). Se il confronto finale tra Franiois e Anne è un po’ verboso, il pedinamento con la ragazzina curiosa e il finale beffardo sono tra le cose più felici di tutta l’opera di Rohmer. Il sottotitolo francese rovescia una frase di de Musset, «on ne saurait penser à tout», non si può pensare a tutto.

Dizionario dei film – a cura di Paolo Mereghetti

  Primo della serie COMÉDIES ET PROVERBES questo film di Rohmer rivela una finezza e senso del ritmo che lo apparentano alla migliore tradizione francese della commedia, da Marivaux a Beaumarchais. Una messa in scena rigorosa e una salda costruzione sorreggono l’interpretazione spontanea e vivace di un gruppo di giovani attori. Riflessione sulla verità della menzogna, sull’amore e sulla gelosia, il film è stato girato in 16 mm e poi gonfiato a 35 perché la m.d.p. fosse notata meno negli esterni (un ricordo della nouvelle vague?), e perché la fotografia non fosse troppo bella: «col 35 si cade facilmente nella cartolina, che è giusto quello che volevo evitare» (Rohmer). Una impeccabile, lucidissima, fiaba contemporanea.

Cristina Bragaglia - Dizionario Universale del Cinema (a cura di Fernaldo di Giammatteo)

 

cinema invisibile TORRESINO ottobre-dicembre 2010