La neve cade sui cedri (Snow Falling on Cedars)
Scott Hicks – USA 19992h 6’

da FilmTv (Fabrizio Liberti)

La neve non cade solo sui cedri dell'isola di San Piedro, ma anche e soprattutto su una delle pagine più nere della storia americana degli anni '50. In questo caso giudiziario, che prende il via dalla morte di un pescatore, l'imputato è la coscienza dell'America messa di fronte alle responsabilità del dopo Pearl Harbor, quando migliaia di nippo-americani vennero internati in campi di concentramento. Il conflitto interiore del giovane giornalista Ishmael, lacerato tra l'amore per la bella Hatsue, moglie del presunto omicida, e il suo senso della giustizia come testimone a conoscenza di prove decisive per la sorte processuale dell'imputato, è solo il debole sfondo di quella tragedia, figlia della cultura della paranoia e del sospetto che molti danni avrebbe fatto ancora.

da La Repubblica (Irene Bignardi)

... E' vero che il best seller di Steve Guterson miscela nel suo cocktail "giallo" fin troppi temi - il razzismo, la condizione dei giapponesi negli Usa durante gli anni della guerra, gli amori giovanili, gli interessi, l'avidità, l'odio, il desiderio di vendetta. Ma se Scott Hicks avesse sfrondato o non ci avesse dato dentro con tutto l'armamentario della retorica cinematografica - un insopportabile dilagare di musica, ralenti, controluce, dissolvenze incrociate -, deciso a raccontarci tutto ma proprio tutto, dalle fughe infantili alle campagne della II guerra mondiale, il risultato sarebbe stato migliore... Mentre nevica senza pietà sui cedri (e lo spettatore, provare per credere, sente brividi di freddo) Sam Shepard incarna lo spirito della giustizia e della tolleranza, suo figlio Ethan Hawke, giornalista con qualche conto emotivo da regolare, cambia idea un paio di volte (ma alla fine va dalla parte giusta), Max von Sydow è un avvocato perbene (ma recita al rallentatore). Tutti bravi, tutti giusti, tutti calati in una tetra ambientazione Anni 40 e in un grigiore didascalico che trascina per due ore e un quarto una storia di cui, alla lunga, non te ne importa niente.

da L'Unità (Michele Anselmi)

«Succede ogni tanto che l'umanità vada sotto processo in, qualche piccola parte del mondo», sospira l'anziano avvocato difensore, incarnato con dolente saggezza da Max von Sydow. Il processo a carico di un pescatore d'origine giapponese accusato di aver ucciso orrendamente un collega, al largo dell'immaginaria isola americana di San Piedro, Alaska, sta prendendo una brutta piega: razzismo e patriottismo si mischiano nelle parole del pubblico ministero, la ferita di Pearl Harbor ancora sanguina (siamo nel 1950), e poco conta che l'orgoglioso Kazuo Miyamoto abbia valorosamente combattuto i tedeschi in Europa, guadagnandosi pure una medaglia sul campo. Che brutto titolo , poetizzante e fuorviante é La neve cade sui cedri: anche se alla base del film c'è l'omonimo romanzo di David Guterson tradotto in trenta lingue e venduto in quattro milioni di copie, i distributori italiani per una volta avrebbero fatto bene a cambiarlo. Forse non è come, recita la pubblicità "il nuovo capolavoro del regista di Shine", però il film di Scott Hicks è denso ed emozionante, a suo modo un'opera d'autore: per come mischia intreccio giallo e sdegno morale ritratto corale e destini individuali, respiro hollywoodiano e montaggio all'epopea. Sin dalla prima inquadratura (un peschereccio nella nebbia fitta e soffice) La neve cade sui cedri suggerisce che niente è come sembra, e strada facendo scopriremo quanta sofferenza può produrre il pregiudizio razziale, l'odio affidato al colore della pelle: perché erano cittadini americani a tutti gli effetti i giapponesi che a migliaia, durante la Seconda guerra mondiale, furono spogliati dei loro beni é internati nei campi di concentramento già narrati da Alan Parker in Benvenuti in Paradiso. Mischiando le fasi del processo con gli antefatti, per risalire poi fino all'infanzia dei personaggi, Scott Hicks intreccia una sorta di apologo in toni di melodramma storico. Tutto ruota attorno al dilemma morale nel quale si dibatte il giovane Ishmael Chambers (Ethan Hawke); giornalista locale incaricato di seguire il caso. Mentre fuori infuria la tempesta di neve, il cronista deve fare i conti con la propria coscienza. Sa che l'amico di infanzia Kazuo è innocente, e ne ha le prove, ma due cose gli impediscono di fare la cosa giusta: l'antico e sfortunato amore per Hatsue, che del pescatore nel frattempo è diventata moglie, e la rabbia per aver perso un braccio combattendo i nippos sul fronte asiatico. Fino a quando, ripensando alla lezione morale incarnata dal padre editore... Vecchie ferite e antagonismi sopiti si mischiano in questo film hollywoodiano convenzionale solo in apparenza. Immerso in un gelido chiarore invernale (molto bella la fotografia di Robert Richardson candidata all'Oscar), La neve cade sui cedri sfodera infatti un andamento spiazzante, ora lirico ora concitato, poco in linea con i gusti del pubblico odierno.

scheda CGS aprile 2000
[TORRESINO]
[
Don BOSCO]