No Man's Land
Danis Tanovic - Canada/Jugoslavia 2001 - 1h 38'

Premio per la SCENEGGIATURA
miglior FILM STRANIERO

da Film Tv (Mauro Gervasini)

  «Conosci la differenza tra un pessimista e un ottimista? Il pessimista pensa che la situazione non possa peggiorare, l'ottimista sì». Lo dice uno dei soldati bosniaci persi nella nebbia vicino alla No Man's Land metaforica, abisso dell'umanità scavato nel cuore dei Balcani, Europa. Danis Tanovic film successivo in archivio è un ottimista perché sa che può essere peggio di così, vedi gli attuali scenari di guerra. Soprattutto, ha una dote fondamentale per guardare con occhio lucido agli eventi apocalittici del mondo: l'ironia. Due bosniaci (uno dei quali sdraiato sopra una mina a scatto) e un serbo sono in mezzo al fuoco incrociato dei rispettivi compagni. intervengono i "puffi" (pardon: caschi blu) e le televisioni; così la situazione precipita senza appello. Una fratricida guerra ma raccontata con i toni, il ritmo e la "leqqerezza" della commedia, tra battute a volte irresistibili e momenti di drammatico spessore. Quella di Danis Tanovic è una sceneggiatura perfetta (ha vinto, non a caso, la Palma per la sceneggiatura al Festival di Cannes ) perché riesce a gestire con equilibrio due poli emotivi opposti e contrastanti: si ride e ci si commuove, senza mai sentirsi in imbarazzo, sempre con gli occhi sbarrati di fronte alla rappresentazione purtroppo "vera" di una situazione "impossibile". Non a caso Tanovic parla di follia: chi potrebbe prendere sul serio la scenetta di due tizi, con amici comuni e forse anche una storia simile, costretti dagli eventi a scannarsi senza un perché come i "duellanti" di Conrad? No Man's Land è un film sorprendente perché sa gestire benissimo ( ed è un'opera prima! ) la difficile arma della satira (ONU e i media ne escono malconci). Soprattutto si tiene lontano retorica immorale di chi considera guerra a seconda degli interessi contingenti: a volte "sporca", a volte "giusta".

TORRESINO - novembre  2001

cinélite TORRESINO all'aperto: giugno-agosto 2002

promo

Estate 1993, assedio di Sarajevo… Ma questo non è un film bellico e meno che mai un film bellico all'americana, coi buoni di qui e i cattivi di là. Qui cattivi sono tutti. No Man's Land è sorprendente perché sa gestire benissimo la difficile arma della satira e tenere lontano la retorica immorale di chi considera la guerra a seconda degli interessi contingenti: a volte "sporca", a volte "giusta". Premio per la sceneggiatura al Festival di Cannes.