Pecker
John Waters
-  USA 2000 - 1h 28'

da Film Tv (Emanuela Martini)

Un ragazzotto un po' svagato di Baltimora e la sua procace fidanzata, che lavora in una lavanderia e, ogni tanto, si slaccia la camicetta e si lascia fotografare da lui: naif, un po' benpensanti ma genuini sono i due protagonisti del penultimo film di John Waters (che nel frattempo ha giā diretto lo scherzo anti-hollywoodiano Cecil B. Demented presentato a Cannes). Pecker (picchio, come il soprannome del protagonista) č nella linea degli ultimi film normali di Waters: buon senso, magari un po' rozzo, contro presunzioni e snobismo (di ceto e di cultura), una bonaria presa in giro degli artifici e delle pose di certe categorie. Qui, a fare le spese dell'ironia del grande snob di Baltimora (e non sembri una contraddizione: nessuno meglio di uno snob, com'č Waters, sa cogliere le note stonate dell'artificio o la finta eleganza) sono gli intellettuali salottieri di New York; in particolare, quelli del giro delle gallerie fotografiche, che si accorgono del suo talento fotografico e lo attirano nella grande mela. Fascinazione, lusinghe, gaffes, imbarazzi, scontro e delusione inevitabili. Ma, per una volta, č la genuinitā a prevalere, e tutto finisce in una grande festa. Acuto, ma meno scatenato di Hairspray. Bella l'autocaricatura della torva Lily Taylor, e Christina Ricci ha la soliditā sfrontata di una vera diva di Waters.

  TORRESINO ALL'APERTO! giugno-agosto 2001

per tamburini... L'estro di Waters per raccontare di Pecker, diciottenne stravagante di Baltimora: al lavoro in una paninoteca affianca un'intensa passione per la fotografia: il suo non-stile naif colpisce mercante d'arte di New York. In pochi giorni le sue foto, sgranate e sfocate,  lo rendono famoso, stravolgendo la sua vita e quella della sua famiglia...