I protagonisti (The Player)
Robert Altman - USA 1992 - 1h 58'

  

     Nel gran mare di Cannes molti sono stati i titoli di qualità, a cominciare da quello straordinario meccanismo ad orologeria che è The Player di Robert Altman. Erano più di cinque anni che il grande vecchio del Nuovo Cinema Americano anni 70 (MASH, Il lungo addio, Nashville) non tornava sul mercato, ma sono bastate le sequenze dei titoli di testa (un ininterrotto piano-sequenza di otto minuti) per riconoscerne lo stile: movimenti di macchina sempre perfetti, dialoghi al fulmicotone, un intrigo narrativo che non abbandona mai il ritmo e la incisività corrosiva.
The Player è un graffiante puzzle ambientato tra producers, attori e sceneggiatori di Hollywood. Tim Robbins interpreta un manager rampante, assillato dagli autori di script e, in particolare, da un maniaco vendicativo che gli rovina la vita. Impreziosito dalla presenza di uno stuolo di grandi attori, comparse di lusso che interpretano se stessi, The Player imbocca presto la strada del giallo, ma non perde mai di vista la satira, avvince per il ritmo perfetto dei meccanismi narrativi e chiude in bellezza su un assunto di gelida denuncia civile.

ezio leoni - TELECHIARA speciale Cannes maggio 1992


promo

Un graffiante puzzle ambientato tra producers, attori e sceneggiatori di Hollywood. Altman imbocca la strada del giallo, ma non perde mai di vista la satira, avvince per il ritmo perfetto dei meccanismi narrativi e chiude in bellezza su un assunto di gelida denuncia civile.

 

cinema invisibile TORRESINO gennaio-marzo 2007

i giovedì del cinema invisibile TORRESINO ottobre-dicembre 2005

da Il Sole 24 ore (Luigi Paini)

    

     Hollywood non ama gli scrittori: si sentono tutti artisti, hanno in testa grandi idee, non capiscono che ciò che conta, nel cinema come in qualsiasi altra industria, è la capacità del prodotto di fare denaro. Quantità, non qualità. O meglio, una qualità giudicata con metri diversi da quelli dell'arte: ottima fattura, conoscenza di ciò che il mercato desidera, nessuna indulgenza verso le "fantasie autoriali". Così pensa Griffin Mill (Tim Robbins), l'executive di un'importante compagnia hollywoodiana, personaggio principale di I protagonisti, di Robert Altman. Per la precisione il suo ruolo è quello che in gergo viene chiamato "the player" (questo il titolo originale del film): si tratta della persona che giudica le sceneggiatura, scegliendo le pochissime che offrono sicure garanzie di successo. Quando facciamo la sua conoscenza, Griffin ha seri problemi. Qualcuno, quasi certamente uno scrittore, lo sta perseguitando con cartoline minatorie, mentre si profila la possibilità di perdere il posto a opera di un "rampante". Quando poi crede di aver scovato chi lo minaccia, i guai aumentano ancora. Perde infatti il controllo della situazione e, in un furioso accesso di rabbia, uccide il rivale. Tutto sembra perduto, ma non è così. Griffin supera indenne l'inchiesta, si innamora - ricambiato - della giovane compagna (Greta Scacchi) dell'uomo che ha eliminato, ed è pronto a riprendere in mano, da posizione ancora più alta, le redini della sua casa di produzione. Altman ha il dente avvelenato con Hollywood, colpevole di averlo messo per lungo tempo da parte. Con I protagonisti si prende una clamorosa rivincita. Vi fa recitare un numero incredibile di celebri star (brevi comparse gratuite) e monta una macchina spettacolare allo stesso tempo efficace e intelligente. Alla faccia di Griffin Mill e di tutti i suoi simili, convinti che la creatività di un geniale autore possa essere considerata un mero optional.

15 dicembre 2005 ore 21.00
serata-strenna: presentazione del "vostro libro di Natale"
Le bugie di Hollywood di David Ambrose (edizioni Meridiano Zero)