Quasi amici (Les Intouchables)
Eric Toledano, Olivier Nakache - Francia 2011 - 1h 52'

  Il duo registico francese film precedente in archivio ci regala una scorribanda sul versante tragicomico dei rapporti umani che non sbaglia un colpo sulla definizione dei caratteri, il valore delle recitazioni e la variopinta, paradossale, irresistibile suite di situazioni, colpi di scena, figuracce, mascalzonate e sberleffi. Ispirato a una storia vera (Il diavolo custode, ediz. Ponte delle Grazie), il film accende la più impensabile delle scintille tra un ricco, raffinato e tetraplegico signore bianco e il suo badante nero, mini-malavitoso, ignorante e scatenato: scavalcando ogni riverenza politicamente e socialmente corretta, Quasi amici tratta l'handicap come un accidente penoso eppure non definitivo, che non ha bisogno dell'ipocrita pietismo ma, casomai, di un franco e liberatorio aiuto per continuare a sfidare in qualche modo la scommessa della vita.

Valerio Caprara - Il Mattino

  Dovremo abituarci a film sempre più abili e sempre più furbi. Tanto divertenti quanto lontani dalla nostra esperienza. Per nulla interessati a rendere più acuto il nostro sguardo, ma pronti a donarci meravigliose illusioni. Tra cui, felicità suprema, l'illusione di profondità. È il segreto di Benvenuti al Sud (e del suo modello francese) e ora del nuovo record d'incassi in Francia, Quasi amici (in originale, con più coraggio, Les Intouchables). In America, dove la società è insieme più rigida e più aperta, film così se ne fanno da sempre. In Europa suonano nuovi. (...) Va bene divertirsi, ma si potrebbe essere più esigenti. Soprattutto avendo a che fare con una storia vera.

Fabio Ferzetti - Il Messaggero

  Ispirato all'autobiografia Il diavolo custode (Editrice Ponte alle Grazie) di Philippe Borgo di Pozzo, Quasi amici ha trionfato al botteghino francese. Che cosa ha conquistato del film? Beh, intanto il rapporto di solidarietà che si instaura tra due uomini afflitti da diversi handicap: fisico quello del ricco aristocratico Philippe, immobilizzato dal collo in giù; e sociale quello del suo improvvisato badante di colore. Secondo punto, una commedia che non teme di provocare la risata, perché lo fa con garbo e per sdrammatizzare. Terzo, la qualità degli interpreti: il comico nero Omar Sy dal vitalismo tracotante; e François Cluzet, come sempre intenso, misurato, perfetto.

Alessandra Levantesi Kezich - La Stampa

promo

Il ricco e aristocratico Philippe è divenuto paraplegico a seguito di un incidente di parapendio e ha bisogno di una persona che si prenda cura di lui. La scelta cade su Driss, un ragazzo immigrato di periferia appena uscito dalla prigione e, forse, la persona meno adatta per questo tipo di incarico. I due opposti universi entreranno ben presto in rotta di collisione, ma prima dello scontro finale troveranno un punto d'incontro che sfocerà in un'amicizia profonda, quanto inaspettata. Una commedia che non teme di provocare la risata, perché lo fa con garbo e per sdrammatizzare: gli stereotipi di questi «quasi amici» funzionano alla grande, perfetta sintesi di una complicità maschile abilmente giocata sugli opposti.

cinélite giardino BARBARIGO: giugno-agosto 2012

SORPRESE FRANCESI

film del week-end precedente LUX - maggio 2012 film successivo presente sul sito