Te lo leggo negli occhi
Valia Santella - Italia 2004 - 1h 22'
opera prima

da Il Corriere della Sera (Maurizio Porro)

     Reduce dal battesimo veneziano, il nuovo film prodotto da Nanni Moretti è virato tutto al femminile, una triplice traiettoria di sentimenti che passano dalla nipote alla madre alla nonna. Te lo leggo negli occhi di Valia Santella, erede di una rinomata stirpe di teatranti napoletani, è infatti a suo modo una storia autobiografica arricchita dalla dialettica degli affetti e dalla bella confusione che a volte essi provocano. Alla base ci sono un cd di Battiato (la canzone del titolo), l'amata Napoli e il personaggio della madre artista di teatro, solare, vitale ma un poco vanagloriosa (una splendida Stefania Sandrelli), in un confronto di odio amore con la figlia divorziata (Teresa Saponangelo, che tiene il confronto) e la nipotina che sarà affettuosamente rapita. L' opera quasi prima (c' era un Diario Sacher) è lastricata di ottime intenzioni narrative non ancora pienamente compiute in un incontro-scontro di movimenti dell'animo ancora un po' confuso ma che lascia ben sperare per il futuro

 

da La Stampa (Alessandra Levantesi)

     Considerata la sua personalità carismatica, accentratrice e maniacale, è lecito ritenere che Nanni Moretti imprima un riconoscibile marchio sulle pellicole da lui sponsorizzate? Ovvero, esiste uno stile Moretti produttore? La domanda nasce spontanea di fronte a Te lo leggo negli occhi, nono film della scuderia Sacher, presentato nella sezione Orizzonti (con accoglienza non troppo benevola) e da oggi nelle sale. Infatti l'esordiente napoletana Valia Santella che lo firma, viene da una lunga gavetta di segretaria di edizione e aiuto di registi fra i quali Mario Martone, Daniele Lucchetti, Silvio Soldini e lo stesso Moretti. La storia è calata all'interno di un microcosmo familiare dove si configura un problematico rapporto madre-figlia. Stefania Sandrelli è una cantante e una bella donna che non accetta il declino dell'età e della malattia: reduce da un'operazione alla gola fa i capricci, continua a programmare recital, tradisce il marito Luigi Maria Burruano cui pure vuol bene. Riservata e responsabile, la figlia Teresa Saponangelo ha patito fin dall'infanzia la personalità debordante e narcisistica della genitrice e, mamma a sua volta, nei confronti della figlioletta ha tenuto un atteggiamento opposto di fin troppo vigile attenzione. Figurarsi quando scopre che la piccola (la graziosa Camilla De Nicola) è invece attratta dal temperamento fantasioso, affettuoso e libertario della nonna, che per due giorni "rapisce" la nipotina creando un clima di panico. Realizzata con scelte accurate dei luoghi fra Roma e Napoli, una pasta fotografica elegante e non intrusiva, come del resto il sobrio accompagnamento musicale di Paolo Fresu, la pellicola è professionale. Ed è buono il cast meridionale-romano, che svariando dalla sensibile Saponangelo di Il verificatore al Burruano di I cento passi, dal bravo teatrante Mariano Rigillo a Ernesto Mahieux, lanciato dal successo di stima di L'imbalsamatore, ruota intorno alla Sandrelli, incantevole diva nostrana per tutte le stagioni.

TORRESINO - settembre 2004

venerdì 17/9/2004 presente in sala la regista Valia Santella