La timida (La discrète)
Christian Vincent - Francia 1990
- 1h 34'
[opera prima]

VENEZIA 1990: Premio FIPRESCI - Settimana della critica

     La voce fuori campo che commenta le ultime immagini di La timidafilm successivo in archivio sentenzia, citando un vecchio proverbio: "Quando guardi qualcuno, ne vedi solo la metà". Qual è la metà di Antoine, il protagonista, che riusciamo a vedere? Assistente parlamentare al Senato, Antoine passa il suo tempo libero corteggiando le donne (ma la bella Solange lo ha appena liquidato) e verificando le sue ambizioni di scrittore. Così il suo amico Jean, libraio-editore tra il burbero e il paterno, gli offre di esordire come autore in una collana di diari con un curioso pretesto: "Visto che una donna ti ha lasciato, decidi di vendicarti di tutte prendendone una a caso, seducendola e facendoti amare da lei. Poi la lasci senza tanti complimenti".
Insieme progettano allora questa storia di non-amore la cui vittima diventa Catherine, una giovane studentessa che viene coinvolta attraverso un casuale lavoro di dattilografia. La metà di Catherine che Antoine riesce a cogliere è scialba e infantile, non certo invitante per la sua professione di cronachista-libertino, ma mentre il piano procede l'altra metà di Catherine avrà modo di rivelarsi tutt'altro che banale... Leggero, scorrevole come una vera pagina di diario, La discrète, opera prima di Christian Vincent
film successivo in archivio (Parigi 1955), deve molto al Rohmer di questi anni: i suoi personaggi si costruiscono sul fluire dei dialoghi, sulla pulizia degli sguardi e sulla trasparenza delle intenzioni.
"Anche i miei precedenti cortometraggi erano imperniati sul sentimento e tendevano a mettere in evidenza il lato incerto e doloroso delle relazioni amorose. Questo film, come d'altronde quasi tutte le vicende sentimentali, parla di amori contrastati, del conflitto tra i sentimenti definitivi e quelli provvisori. D'altra parte, in una relazione all'insegna della menzogna e della manipolazione, come potrebbe essere altrimenti?"

ezio leoni - Il Mattino di Padova 6/9/90