Titanic
James Cameron - USA 1997 - 3h 14'


Dall'inizio secolo ad oggi il ricordo del naufragio del Titanic è sopravvissuto, con saltuaria intensità, nella memoria delle gente (a livello di spettacolo si contano 17 film sull'argomento, un musical attualmente in cartellone a Broadway e, in Italia, anche un album omonimo di Francesco De Gregori). Ora c'è da chiedersi se, da oggi in poi, nell'immaginario collettivo avrà più posto la memoria storica di quella fatidica notte del 1912 o l'eclatante successo di Titanic-il film, sceneggiato e diretto da James Cameron.
Occorre un minimo di surplace critica per distaccare l'analisi artistica da quella produttiva, tanto sono ingombranti, a livello commerciale, le "dimensioni" del Titanic. Certo è che il film (per il quale ci si aspetta una pioggia di oscar) ha acceso le fantasie romantico-nostalgiche di adulti e adolescenti, tutti incuriositi dalla straordinaria eco che i massmedia non hanno mancato di creare attorno all'evento cinematografico. Ne valeva la pena? Vediamo subito le ragioni del sì.
La storia del disastro-Titanic è più o meno nota. Un transatlantico dichiarato inaffondabile, un viaggio inaugurale (Southampton-New York) all'insegna della mondanità, una velocità di crociera eccessiva ed un iceberg maledetto giunto nottetempo a squarciare il fianco della nave (con tutte e cinque le camere stagne allagate!), un affondamento inesorabilmente rapido (meno di tre ore) e l'inadeguata attrezzatura delle scialuppe di salvataggio (bastanti per poco più di metà dei naviganti); infine l'acqua gelida dell'Atlantico e nessuna nave di soccorso a distanza utile...
Su questo dramma della storia del mare e sul ritrovamento (nel 1985) del relitto si imbastisce la vicenda di Titanic, che si apre con immagini subacquee di grande atmosfera, ad illustrare le ricerche di un giornalista-avventuriero (Bill Paxton) che spera di rintracciare tra i rottami della nave il mitico "cuore dell'oceano", un diamante di 56 carati forse ancora racchiuso in una cassaforte dello scafo. Scoprirà soltanto il disegno di una donna seminuda, che porta al collo la collana col famoso gioiello. I servizi televisivi sul ritrovamento lo portano comunque in contatto con un'anziana signora che si rivela la donna del ritratto e che sviscera, alla troupe di ricercatori (e al pubblico), il ricordo della sua straordinaria avventura.
1912, molo di Southampton. Mentre, in "processione" aristocratica, Rose Dewitt Bukater (Kate Winslet) e il suo ricchissimo (e odioso) fidanzato Cal Hockley (Billy Zane) si imbarcano sul Titanic, il giovane squattrinato Jack Dawson (Leonardo Di Caprio) vince, in extremis, un biglietto d'imbarco per la terza classe. I giochi narrativi sono presto fatti e quelli "sociali" pure. Squisitamente romantico e sfacciatamente populista, Titanic imbastisce una storia d'amore tutta passione e coscienza civile tra Rose e Jack: l'intensità del loro sentimento cresce di pari passo con il fastidio di Cal per la confidenza col il bellimbusto di terza classe (che ha salvato Rose da un tuffo suicida nell'oceano) e con l'evolversi del disastro navale, che, se si configura con la dolorosa ineluttabilità delle coincidenze avverse, non manca di stigmatizzare la "disastrosa" ambizione del progetto ("ora avrà il suo titolo sui giornali" sibila il comandante al finanziere-costruttore, quando il dramma sta per compiersi).
L'epilogo di Titanic è maestoso e tragico come doveva essere (che idea fondere genere catastrofico e love story a tutto tondo!) e la regia di Cameron è perfetta nell'amalgama effetti speciali - movimenti di macchina - struttura del montaggio. Eppure, con tutta la sua dirompente atmosfera "epocale", Titanic non è il Via col vento degli anni '90. Cameron esalta con perizia la suspance del naufragio e gioca fin in fondo la carta romantica (con la sorpresa finale relativa al gioiello), ma perde di vista lo splendido spunto della rielaborazione del ricordo e del fascino della nostalgia.
E così, mentre con la consueta, ingannevole ambiguità del racconto soggettivo, "vediamo" attraverso gli occhi della vecchia Rose l'evolversi di una vicenda che va ben oltre la sua esperienza diretta, la vera commozione che resta non è quella, ovvia, sulle lacrime dell'attonita troupe, bensì quella, indotta, sul ricordo radioso dell'esaltazione momentanea sul ponte del Titanic che "sprofonda" all'improvviso, tra le incrostazioni del mare, nel buio degli abissi e dell'oblio. Indimenticabile.

ezio leoni - La Difesa Del Popolo  15 febbraio 1998

1997: 14 nomination/11 oscar
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il sito ufficiale!

Numeri e curiosità "titaniche"

  • 7.500.000 - costo in dollari del Titanic nel 1912
  • 269 - lunghezza (in metri) del Titanic
  • 23 - velocità massima in nodi del Titanic
  • 3100 - costo in dollari del biglietto di prima classe (pari, oggi, a 217 milioni di lire)
  • 32 - costo in dollari del biglietto di terza classe (pari, oggi, a 2 milioni e mezzo di lire)
  • 14/4/1912 - la notte in cui è affondato il Titanic
  • 23.40 - l'ora di collisione con l'iceberg
  • 2.30 - l'ora (15/4/1912) in cui il Titanic è ormai adagiato sul fondo dell'Atlantico
  • 2.228 - numero totale di passeggeri (1.314) ed equipaggio (914) del Titanic
  • 1.523 - numero delle vittime
  • 705 - numero di sopravvissuti
  • 32% - percentuale di passeggeri superstiti
  • 60% - percentuale dei superstiti di prima classe
  • 25% - percentuale dei superstiti di terza classe
  • 3750 - profondità (in metri) a cui si trova il relitto
  • 9 a 10 - rapporto in scala del "modellino" costruito per il film Titanic
  • 236 - lunghezza (in metri) del modellino-Titanic
  • 77.000.000 - capacità in litri della vasca costruita per ospitare il "modellino"
  • 285.000.000 - costo indicativo (in dollari) della produzione di Titanic
  • 5.000.000 - spese (in dollari) per le riprese subacque del relitto
  • 200.000.000 - incasso (in dollari) nelle prime tre settimane di programmazione USA
  • 8.326.000.000 - incasso (in lire) nei primi tre giorni di programmazione in Italia
  • 1917 - anno di creazione del lago artificiale Wissota: qui, nella filmne cinematografica, Jack Dawson racconta di essere andato a pescare (nel 1912!). Anche Cameron può sbagliare...

  "Io non faccio quadri, faccio murales" [J.C.]


filmografia di
James Cameron

1981 Piraña paura
1984 Terminator
1986 Aliens - Scontro finale
1989 The Abyss
1991 Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1994 True Lies
1997 Titanic
2009 Avatar