Percorsi a cielo aperto
Cinema Torresino ESTATE: sab. 12/7 - dom. 13/7 - lun.14/7

PEZZI DA OSCAR


Shine
di Scott Hicks - Australia 1996 - 1h 40'


------------------------7 NOMINATION - 1 OSCAR
---------------------------MIGLIOR FILM MIGLIOR REGISTA
------------------------1 MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: Geoffrey Rush
---------------------------MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
---------------------------MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

---------------------------MIGLIOR MONTAGGIO
---------------------------MIGLIOR COLONNA SONORA DRAMMATICA


Il paziente inglese
(The English Patient)
di Anthony Minghella - Gran Breatagna 1996 - 2h 40'

------------------------12 NOMINATION - 9 OSCAR
------------------------1 MIGLIOR FILM
------------------------2 MIGLIOR REGISTA: Anthony Minghella
---------------------------MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
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MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
------------------------3 MIGLIOR ATTRICE NON PROTAG.: Juliette Binoche
------------------------4 MIGLIOR FOTOGRAFIA: John Seale
---------------------------MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

------------------------5 MIGLIOR MONTAGGIO: Walter Murch
------------------------6 MIGLIOR COLONNA SONORA DRAMMATICA: G. Yared
------------------------7 MIGLIOR SCENOGRAFIA: S. Craig e S. McMillan
------------------------8 MIGLIORI COSTUMI: Ann Roth
------------------------9 MIGLIOR SUONO: Murch, Berger, Parker, Newman


Fargo
di Joel Coen - USA 1996 - 1h 37

------------------------7 NOMINATION - 1 OSCAR
---------------------------MIGLIOR FILM
---------------------------MIGLIOR REGISTA

---------------------------MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
---------------------------MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
---------------------------MIGLIOR FOTOGRAFIA

------------------------1 MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: E. e J. Coen
---------------------------MIGLIOR MONTAGGIO

 

9 oscar per Il paziente inglese sono troppi? No in fondo, perché l'effetto promozionale vale solo per un elevato abbinamento di statuette. Scelto il fortunato è bene puntare su quello. Qual era però il film giusto? Stilisticamente certo Fargo, in cui una commedia gialla violenta e sanguinaria sa rivelarsi cinico momento di riflessione sullo squallore, umano e civile, che fa da anticamera all'illegalità e al delitto (magistrale l'essenziale, asettica drammaticità dei fratelli Coen). Ma mettendo in bilancio forza emotiva e gusto popolare la scelta avrebbe dovuto ricadere su Shine proprio per l'intensità con cui l'australiano Scott Hicks racconta gioie e dolori dell'educazione musicale di un pianista-prodigio (turbato nella psiche dalla severità paterna e dall'emozione del talento) arrivando ad inebriare, con sorprendente originalità, la percezione della visione. E Il paziente inglese? La trasposizione di Anthony Minghella (dal romanzone omonimo di Michael Ondaatje) è un'opera sontuosa e iper-satura: di colori, di personaggi, di sentimenti, di intrecci narrativi; il tutto costruito con sapiente e sfacciato manierismo in un continuo alternarsi di storie parallele e di flash-back. Ma anche se l'etica del melodramma si sfilaccia, la suggestione romantico-onirica de Il paziente inglese è indiscussa, specie se lo si guarda con distacco critico, come da un aereo in volo, abbagliati dal riverbero delle dune...

e.l.