gennaio-febbraio (marzo) 2005

bimestrale di cinema, cultura e altro...

n° 12
Reg.1757 (PD 20/08/01)

www.movieconnection.it/magazine

 



Segni di sfiducia del pubblico
italiano per il "suo" cinema: ormai stanco della solita minestra riscaldata di Aldo, Giovanni & Giacomo, ha voltato le spalle anche ad un beniamino come Stefano Accorsi.

Il vero evento delle Giornate del Cinema Muto di Sacile? La rassegna Vertov at Work: pictures, papers, posters, poems, dedicata a Dziga Vertov, la più completa proposta finora in Italia >>

L’amore ritrovato, Ovunque sei, si sono segnalati per un calo di interesse del pubblico, per Provincia meccanica si è arrivati ad un evidente disinteresse >>

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

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La settima edizione del Lo sguardo dei maestri, promossa dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine e dall’associazione culturale Cinemazero di Pordenone, dedicata quest’anno all’opera complessa di un indiscusso maestro qual è Ingmar Bergman. Una retrospettiva completa sulla sua filmografia e un convegno incentrato sull’opera multiforme dopo l’ufficiale congedo dal cinema del 1982 >>

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Da una parte la soddisfazione per il tributo al botteghino per Million Dollar Baby, dopo riconoscimento (ben quattro statuette) dell'Academy Howard. Dall'altra l'imbarazzo per la pigrizia del pubblico nel sensibilizzare il proprio gusto alla nuova verve documentaristica cui anche la distribuzione italiana finalmente rende merito. Dopo l'exploit di Fahrenheit 9/11 sono arrivati sui nostri schermi The Corporation, The  Agronomist, Piccola pesca, Passaggi di tempo, Il Muro. Tutti titoli importanti (due italiani!), tutte pellicole che sul territorio nazionale, esclusa la risposta delle grandi città, hanno avuto purtroppo ben poca presa.  Il caso più curioso è quello di Il Muro, in cui la responsabilità torna alla casa di distribuzione (LuckyRed): d'accordo non voler rischiare grandi investimenti alla luce dello scarso riscontro popolare al film-documentario, ma la minima disponibilità di copie diventa, a priori, un imbuto che segna pesantemente la circuitazione e l'interesse. Un peccato anche perché il tema trattato da Simone Bitton è di scottante attualità. In attesa che sempre più spettatori possano confrontarsi con lo stile incisivo e la denuncia politica del film, ne testimoniamo la realtà di sociale sofferenza con il Diario di viaggio che ci è stato inviato e che volentieri pubblichiamo.

 

 

 

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Il governo israeliano, con la motivazione di garantire la sicurezza dello stato, sta in realtà mettendo in atto nei confronti del popolo palestinese un processo di graduale ghettizzazione, che sembra tendere al completo annientamento di quella gente...

 

 

 

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Splendida mostra quella, monografica, che Bologna ha dedicato per la prima volta, ad Elisabetta Sirani, figlia e discepola di Giovan Andrea Sirani, artista bolognese unanimemente riconosciuta come l’ultima erede della lezione reniana, che nel XVII secolo visse originalmente la sua esistenza di donna intellettuale ed ‘emancipata’, musicista, ‘attenta’ alla filosofia del tempo. A volte l’allievo (l'allieva) supera il maestro >>

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L’elemento più significativo di questa linea di condotta, sia da un punto di visto simbolico che a livello materiale, è la costruzione del famigerato muro di separazione, che chiude in una morsa sempre più stretta i palestinesi e la loro terra. >>

 

La retrospettiva padovana su Giovanni Boldini offe un’immagine nuova e più approfondita di uno dei maggiori protagonisti della pittura e del gusto internazionali tra Otto e Novecento e lo fa in maniera sicura, elegante, pregnante e lieve, ad un tempo; tutte cifre sicuramente facenti parte della forma mentis e degli ideali di bellezza di Boldini, >>

 

in rete dal 30 marzo 2005

redazione!
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