agosto-settembre
ottobre 2006

trimestrale - cinema, cultura e altro...

n° 18
Reg.1757 (PD 20/08/01)

Alberto Fassina
Il viaggio dell'eroe
cinema e riti di passaggio

Falsopiano 2006

   Ogni generazionale ha i suoi miti e le sue mode. Ma ha anche i suoi metodi di approccio culturale. Forse chi ha una certa età non ha confidenza con l’approccio di formazione dei “riti di passaggio”. Eppure in ambiente universitario il termine è consolidato e anche nel cinema certe opere hanno messo in scena “il percorso che ogni persona compie per oltrepassare quella linea d’ombra che separa la giovinezza dall’età adulta”. Se ne occupa Alberto Fassina (padovano, neanche trentenne, laurea in Scienza della Comunicazione) che cura sul tema una pubblicazione dell’editore Falso Piano, Il viaggio dell’eroe, presentata in occasione della 63a Mostra del Cinema nello Spazio Conferenze del Cinema Garden.
I rituali di formazione toccano già di per sé la costruzione della sceneggiatura (un saggio specifico è scritto dal regista Giovanni Robbiano) e tra letteratura (M. Zignol) e fumetti (A. Lise) lo spazio di analisi si allarga. Ma è nel cinema che il curatore ritrova gli spunti più significativi, i “luoghi topici”. Ecco allora, in questo ambito l’”accesso” ai riti di passaggio attraverso il viaggio (R. Ferrucci), il lavoro,
la morte , gli affetti. Proprio a quest’ultimo ambito Fassina ha dedicato la sua attenzione specifica firmando il saggio Welcome to the doll house: da Twin Peaks a The Dreamers, dalla confusione dei sentimenti alla perdita dell’innocenza, l’iniziazione giovanile può essere amabile, ma anche aspra.

Il Mattino di Padova - 3 settembre 2006