giugno 2011

quadimestrale di cinema, cultura e altro... ©

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Reg.1757 (PD 20/08/01)

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La mostra si è rivelata un’occasione unica per poter confrontare i movimenti che si sono succeduti nel corso del secolo e hanno inaugurato il Novecento: ai ritratti neoclassici seguivano quelli romantici, i ritratti macchiaioli, i ritratti veristi, quelli scapigliati, quelli simbolisti, sino ai ritratti futuristi di Balla, Boccioni, Severini e quelli unici per l’originalità del loro stile, del ferrarese Giovanni Boldini, da sempre, gran conoscitore e svelatore su tela dell’animo umano, e di Modigliani. E, come si ribadisce nel catalogo, “Questo genere artistico, il ritratto, è stato scelto come un punto di osservazione particolare che ci permette di verificare tutta una serie di cambiamenti avvenuti nel corso del secolo: nel gusto, nei canoni della bellezza, nel modo di rappresentare la figura umana, di dare al ritratto il valore di uno status symbol, di proporre una vasta gamma di soluzioni iconografiche una diversa dall’altra. Ci sono autoritratti e ritratti degli artisti nei loro studi, ritratti di giovani e ritratti di vecchi, ritratti singoli e ritratti in gruppo…”, ritratti di famiglia in interni – per parafrasare il titolo del film di Visconti...

Francesco Hayez - Ritratto di Carolina Grassi e Bianca Bignami, sorelle Gabrini, 1835Giacomo Grosso - Ritratto all’aria aperta, 1902Vittorio Corcos - Sogni, 1896

Va sottolineato infine che in molte delle tele esposte e stato piacevolmente possibile individuare un percorso di ‘presagio’ delle arti che stavano di lì a poco per sbocciare: la fotografia e, addirittura, il cinema, la Settima Arte per eccellenza, visto che “…L’Ottocento visse cambiamenti sociali e politici impensabili che mutarono il mondo e l’uomo. E l’arte li registrò e spesso li anticipò”

Maria Cristina Nascosi Sandri

http://www.zabarella.it/mostre/le-mostre-precedenti/il-volto-dell-800/