A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare
Richard Linklater  - USA 2006 - 1h 40'

da Il Manifesto (Giulia D'Agnolo Vallan)

      Per questa sua prima esplorazione nella sci-fi, film precedente in archivio Linklater ha scelto di tornare alla tecnologia animata del rotoscopio (animazione che viene sovrapposta in un secondo tempo alle riprese dal vero del film) con cui aveva realizzato Waking Life. In contrasto con quel suo luminoso e arioso divertissement pseudofilosofico girato pellegrinando tra le strade e i bar di Austin, A Scanner Darkly è un affresco pesantemente claustrofobico, dove le trasparenze pulsanti, quasi acquatiche, di Life cedono il posto a tessere di colore più scuro e compatte tra loro, per un effetto visivo che accentua la cupezza della visione tossica e apocalittica di Dick. Se Fast Food Nation lavora sulla possibilità di riscrivere i confini mentali e geografici degli States e a ridiscutere l'appetibilità del Big Mac della globalizzazione, A Scanner Darkly è un corridoio senz'uscita verso un mondo di tenebra. Non stupisce che Linklater abbia voluto come protagonista Keanu Reeves, viaggiatore/survivor per eccellenza di altre dimensioni, una più dark dell'altra (Matrix ma anche Constantin).
In un futuro relativamente prossimo (tra otto anni), Robert Arctor (Reeves) è un agente incognito incaricato di un'indagine riguardante la diffusione dell'allucinogeno Substance D. Protetto da uno speciale ologramma mimetico che modifica incessantemente le sue sembianze (una delle cose visivamente più belle del film), nel corso dell'inchiesta Arctor si trova a spiare i suoi amici (lo sballatone Woody Harrelson e Robert Downey Jr, che però è anche lui un informatore della polizia) e la pusher di cui è un po' innamorato (Winona Ryder - il cui padrino era Timothy Leary). Alla fine, lo stesso poliziotto -soggetto all'uso di Substance D- è un oggetto dell'inchiesta che sfocia in un quadro altamente dickiano, a base di sorveglianza illegale, oppressione e abusi di governo che non suona nemmeno troppo sci-fi negli States di George W. Bush...

da Ciak (Luca Barnabé)

      A Scanner Darkly è qualcosa di diverso da un film che adatta Dick. È il film più fedele in assoluto e allo stesso tempo, forse — paradossalmente? — il migliore, tratto da un suo romanzo. Non parte da un libro qualsiasi: A Scanner Darkly (Un oscuro scrutare, ed. Fanucci) è il romanzo della vita, che preconizza la possibile morte dell'autore (le ultime pagine si chiudono con l'elenco dei compagni di droghe scomparsi o dai corpi danneggiati per sempre). Parla di Substance D, sostanza D(eath), ovvero morte: la "roba". Mette in scena le personalità multiple del poliziotto Fred o Bob Arctor (Keanu Reeves ridipinto grazie al Rotoscoping digitale) infiltrato tra i junkies, i tossicomani (da Winona Ryder a Woody Harrelson), radiografa dall'interno lo sfascio fisico e mentale di Bob, i suoi sdoppiamenti, in un futuro-presente allucinante. Linklater non censura, non ammorbidisce, non plasma troppo le pagine da cui parte, si tiene in equilibrio precario, tra personaggi tragici e situazioni buffe (si ride spesso), racconto dark e confusione identitaria. La sua tragicommedia dipinta è un allucinante "grande fratello" su un gruppo di tossici, un inquietante caos di punti di vista: le soggettive distorte dei personaggi coincidono spesso con il nostro sguardo di spettatori.

i giovedì del cinema invisibile TORRESINO gennaio-marzo 2007
PRIMA VISIONE

promo

Fred Arctor (Keanu Reeves) è un agente della narcotici infiltrato in un gruppo di consumatori abituali di Sostanza D, un acido che brucia il cervello e provoca allucinazioni. Protetto da uno speciale ologramma mimetico che modifica incessantemente le sue sembianze, nel corso dell'inchiesta Arctor si trova a spiare i suoi amici e la pusher di cui è un po' innamorato (Winona Ryder)...
Per questa sua prima esplorazione nella sci-fi, Linklater torna alla tecnologia animata del rotoscopio (che trasforma gli attori in un disegno animato): ne esce un'opera allucinata e dark, un quadro altamente dickiano, a base di sorveglianza illegale, oppressione e abusi di governo.