Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm
Michel Gondry  - USA 2007 - 1h 38'

   Dall'Arte del sogno all'arte del bricolage. Perché vedersi un vecchio film sul divano quando possiamo addirittura rifarcelo in casa? Non è un paradosso, è la ricetta, demente e irresistibile, applicata dai protagonisti di Gli acchiappafilm - Be Kind Rewind (più o meno, "Per favore riavvolgete il nastro"). L'idea nasce da un incidente che smagnetizza di colpo tutte le videocassette di un pulcioso videostore nel New Jersey. I due sciamannati gestori del negozio, Jack Black e Mos Def, hanno promesso a una vecchia cliente (Mia Farrow versione neorealista) l'amatissima ma introvabile cassetta di Ghostbusters.
Come fare? Ovvio: basta (ri)girarlo! E poiché questo instant-remake confezionato in tre ore con una vecchia videocamera, fotocopie, carta stagnola e altri materiali di scarto diventa un "cult" di quartiere, ecco i due neoregisti non solo ampliare la troupe , ma dare vita a una cenciosa mini-Hollywood parallela, copiando a modo loro anche Il re leone, King Kong, A spasso con Daisy, 2001 e via delirando. In un crescendo di trovate povere ma folgoranti che susciterà le ire delle Majors (piccola utopia realizzata: alla fine sarà l'intera e sperduta Passaic, nota solo per aver dato i natali a Fats Waller, a sfornare blockbuster fatti in casa).
Difficile superare in simpatia questo paradossale elogio della "pirateria". Intesa non come banale contraffazione, ma come imitazione, ri-creazione, palestra. Un antidoto alla frenesia del nuovo, alla deperibilità delle tecnologie, alla passività dei consumi, che è anche un autoritratto del suo autore, il francese Michel Gondry
film successivo in archivio, regista dell'Arte del sogno e di Se mi lasci ti cancello, talento proteiforme e multistrato arricchito dalla dote rara della leggerezza. E da una passione inarrestabile per il fai-da-te, nobilmente detto bricolage, che in tempi di copia-e-incolla è quasi un manifesto rivoluzionario.

    Fabio Ferzetti – Il Messaggero

cinema invisibile TORRESINO ottobre-dicembre 2008

promo

Due videonoleggiatori ri-filmano i classici della storia del cinema nel proprio cortile: e finalmente il loro negozio incassa... Un elogio della creatività naïf e della solidarietà di quartiere, girato con il surrealismo casalingo e tenero del regista di L'arte del sogno, in fuga dalla realtà ma non dai sentimenti. Un paradossale compromesso con la "pirateria" arricchito dalla dote rara della leggerezza.