Boris - Il film
Giacomo Ciarrapico - Italia 2010 - 1h 48'

  Boris arriva al cinema e dopo la fiction, ora tocca alla nostrana settima arte, che poi tanto arte non è, beccarsi una feroce dose di ironia, quella che Ciarrapico, Torre e Vendruscolo ci hanno già fatto applaudire in tv. [...] Riderete da morire ma, dulcis in fundo, non sono le solite battute, perché alla berlina è l'Italia oggi, cialtrona, scansafatiche e improvvisata. I tre moschettieri della tragicommedia ritrovata non salvano nessuno: nemmeno se stessi, e il mondo che li circonda. Ma salvano Boris il film: è un capolavoro.

Federico Pontiggia - Il Fatto Quotidiano

   Non c'è stato alcun accordo 'pubblicitario' con i giornalisti-superstar Stella & Rizzo: la banda di Boris non ha chiesto il permesso di utilizzare il titolo La casta, l'ha fatto e basta, con il felice atteggiamento da commando che li contraddistingue. Anche perché, come viene detto nel film, come diavolo si potrebbe trarre un film da La casta? E' un libro solo di numeri. In realtà si mormora che l'idea di fare un film da La casta sia circolata, nel cinema italiano di questo infelice XXI secolo, il che dimostra quanto le idee stiano a zero e quanto quelli di 'Boris' stiano sul pezzo. [...] I tre registi-autori della serie - Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo - hanno fatto centro: trasferendo i propri strali satirici dalla tv al cinema, non hanno perso l'umorismo e il divertimento che tracimavano dai canali di Sky. Di più: poiché il cinema è comunque un universo di riferimento più 'alto' rispetto alla tv, Boris il film diventa uno specchio deformante messo di fronte all'Italia, già di per sé assai grottesca, di questo scorcio storico. C'è un momento altissimo, nel film, in cui tutto ciò diventa chiaro: la lezione di sceneggiatura in cui Glauco - Giorgio Tirabassi, bravissimo - spiega ai colleghi come si realizza un cine-panettone.

Alberto Crespi - L'Unità

promo

Il regista René Ferretti, stanco di girare le solite fiction su forze armate, intrighi ospedalieri e drammi in costume da prima serata, ha deciso di tentare il colpo grosso e realizzare un film d'autore. Tuttavia, il cinematografaro snob si renderà ben presto conto che il 'salotto buono dell'industria culturale', popolato da ricchi e nullafacenti sceneggiatori, attrici nevrotiche e direttori della fotografia che si credono artisti, è ancora peggio di quello della TV. Si ride di gusto perché, dulcis in fundo, non sono le solite battute: alla berlina è l'Italia oggi, cialtrona, scansafatiche e improvvisata. I tre registi-autori della serie televisiva veri moschettieri della tragicommedia ritrovata non salvano nessuno, nemmeno se stessi...

cinélite TORRESINO all'aperto: giugno-agosto 2011