La cattedra
Michele Sordillo  - Italia 1991 - 1h 27'
opera prima


      La cattedra del titolo è quella dell'Istituto di Filosofia cui ambisce Luca (Claudio Bigagli) un meritevole assistente, ben appoggiato dal suo professore (Guilio Brogi) che tanto lo stima quanto tiene a distanza un altro suo ricercatore, Dario (Davide Riondino) che lo assilla per una presentazione al proprio libro in corso di pubblicazione. Il due giovani filosofi, tutt'altro che in sintonia, si ritrovano accomunati da un evento inaspettato. Il professore ha un improvviso, grave malore che rischia di compromettere le carriere di entrambi e Dario, con un cinismo davvero "professionale", convince Luca a tenere nascosta la situazione per le prossime fatidiche ventiquattr'ore. In questo lasso di tempo una serie di imprevisti manderà continuamente in crisi il loro piano, ma alla fine tutto si risolverà come da copione: Dario non riuscirà ad avere l'introduzione, e Grossi otterrà, assieme alla cattedra, una sarcastica consolazione per il suo ambiguo comportamento.
"La cattedra non un film inchiesta sull'università italiana. L'idea nasce da un poemetto scritto da David Riondino tra anni fa circa, quando di università non se ne parlava tanta quanto se ne è parlato quest'anno. Io ne ho tratto una sceneggiatura modificando in parte la storia e ricavandone una commedia. Se molte cose del testo sono cambiate, una mi pare sia rimasta anche nel film: l'idea di fondo di prendere spunto da una vicenda universitaria, dove la disinvoltura e la mancanza di scrupoli dei personaggi può risultare più sorprendente, per alludere a quello stato d'animo di diffidenza generalizzata che è una delle costanti di questi anni"
Probabilmente lo script originale di Riondino era sostenuto da una verve dissacratoria più stimolante; la sceneggiatura finale cui il film si appoggia (e che firmata, oltre da Sordillo, anche dal padovano
Enzo Monteleone) preferisce invece i toni divertiti della commedia e le disavventure ironiche del gioco delle coincidenze impreviste. Ma in ogni caso il lavoro di Sordillo risulta riuscito e accattivante e Bigagli, Brogi e Riondino sanno reggere con naturalezza sia i toni leggeri sia quelli più amari: il "dialogo" finale tra Luca e il professore smorza il sorriso in una critica d'ambiente senza mezze misure.

ezio leoni - speciale LUX ottobre/dicembre '91

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