Il cuore altrove
Pupi Avati - Italia 2002 - 1h 43'

La Difesa del Popolo (Alberto Fassina - 1 giugno 2003)

      A Cannes è arrivata anche l’Italia, con una manciata di film: pochi, è il caso di dire, ma buoni. Tutti promossi. A pieni voti il film fiume (sei ore) La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, che con il racconto di quarant'anni di storia italiana ha vinto nella sezione “Un certain regard”. Con voti buoni è stato promosso Il cuore altrove di Pupi Avati: otto minuti di applausi alla proiezione ufficiale e altissime lodi della stampa straniera per l’interpretazione di Neri Marcorè. Quello di Avati è uno di quei piccoli film, ormai frequenti, dalla lunga vita. Lo scorso anno proprio da Cannes era cominciato il viaggio di Respiro di Emanuele Crialese, uscito in sala a giugno con risultati al botteghino superiori alle aspettative. Recuperato nell’autunno e in inverno nei cineforum e nelle rassegne è ritornato in circuitazione normale in primavera. Stessa cosa per Avati, che, uscito sommessamente dopo Natale, è tornato sugli schermi di prima visione in questi giorni. Il cuore altrove ha la forza della grazia, Avati ha ritrovato la leggerezza del tocco dei suoi primi film.
Pur lavorando sulla nostalgia e sull’immaginario del suo passato è riuscito a non farsi prendere la mano dai ricordi. Ha raccontato la storia d’un professore alle prime armi, timido, che parla a voce bassa, che quando canta non sa calibrare il tono e regolarmente esce dal coro. Un professore che incrocia l’amore, lo scopre; guarda una donna che, cieca, non può guardarlo. Soffre per una bellezza fuori dalla sua portata, non perché troppo bella, ma perché incapace di amare come sa fare lui. L’amore del professore arriva dalle sue carte, dai suoi libri e dai suoi poeti, l’amore di lei è un’altra cosa. Verrebbe da dire che è un non-amore, invece amaramente ci si rende conto che è una delle forme d’amore possibile, un amore umano, quindi buono e crudele allo stesso tempo. L’amore del professore è amore per la bellezza, per la poesia e per l’arte, è l’amore di un regista per il cinema. Guardando Il cuore altrove viene da chiedersi dov’è l’altrove di questo cuore. E in questa storia d’amori che accecano la domanda è: chi è veramente la persona incapace di vedere?