La gelosia (La jalousie)
Philippe Garrel - Francia 2013 - 1h 17'




   77 minuti di puro, affilato cinema francese firmato Philippe Garrelfilm successivo in archivio. Che con dialoghi perfetti, bianco e nero smagliante, atmosfere rarefatte e insieme aderenti come un guanto ai sentimenti dei personaggi (l'unica cosa che conti), rielabora una storia di famiglia. Quel giovane che va via di casa, oggi interpretato da suo figlio, era in realtà suo padre. Quella bimba allegra e crudele era lui, il futuro regista. E il tempo che sembra separare le due epoche forse non esiste, perché i sentimenti non hanno tempo, solo spazio. Lo spazio interiore che lega, a volte per sempre, padri e figli, autori e spettatori.

Fabio Ferzetti - Il Messaggero

   Una commedia travestita da dramma, una Ronde che non ha bisogno di specchi per moltiplicare i personaggi, è la magnifica opera La gelosia di Philippe Garrel, (...). Tanto più semplice e aggraziato quanto più diventano strazianti i rapporti tra i protagonisti, è tutto condotto con esatto spirito geometrico, due personaggi in campo e un fuori campo che rappresenta l'oggetto della gelosia (ed era stato proprio Robbe-Grillet a teorizzare questo tipo di terzetto), un andamento circolare che farà terminare il film come è iniziato, con le stesse parole. (...) In un'atmosfera da film degli anni sessanta tra appartamenti pieni solo di libri dove manca solo la scala da biblioteca, nei canonici caffè senza i quali non ci sarebbero certi film, sulle panchine dei parchi, in una fuggevole inquadratura in ombra dove sembra perfino di vedere Léaud da giovane, con un certo spazio lasciato all'improvvisazione, il suo particolare bianco e nero, queste triangolazioni esplodono infine in un colpo di pistola andato a vuoto, inutile richiamo d'amore. Restano insieme, legati da rapporti che non si possono spezzare, il protagonista la sorella e la figlia, non hanno neanche bisogno di parlare su quella panchina del parco, resa tanto emblematica, in altri tempi, dagli innamorati di Peynet. «Comunicare tra uomini e donne è qualcosa di estremamente complesso, un mio oggetto di studio continuo», dice il regista. Film di famiglia, come le famiglie dei circhi, ricordava Garrel durante le giornate di permanenza al Lido (nel cast anche Esther, la sorella di Louis), nutrito anche di amore filiale, è stato girato poco tempo dopo la morte di Maurice il padre del regista, grande attore interprete anche dei suoi film.

Silvana Silvestri - Il Manifesto

   Presentato all'ultima Mostra di Venezia La gelosia di Philippe Garrel è la cronaca, profondamente francese, della nascita e della morte di una passione, delle fughe di lei e del tentato suicidio di lui, della salvezza che potrebbe essere nell'affetto di una sorella, nello sguardo di una bambina, nel lavoro sul palcoscenico di un teatro. Ispirato all'autobiografia del regista (...), girato in un luminoso bianco e nero, il film è interpretato da Anna Mouglalis e dal figlio di Garrel, Louis, bel tenebroso del cinema d'oltralpe degli ultimi anni. Bruno, naso prepotente, broncio perpetuo e aria insieme fragile e aggressiva, Garrel junior, classe 1983, ex-compagno di Valeria Bruni Tedeschi, poi in coppia con la splendida iraniana Golshiffteh Farahani, è l'anima insostituibile di un film semplice e necessario, come i rapporti amorosi, anche quando sembrano inconcludenti.

Fulvia Caprara - La Stampa

promo

Louis è uno squattrinato trentenne, attore di teatro, che vive con la sua nuova compagna Claudia, anche lei promettente attrice e ora senza lavoro, un'appassionata storia d'amore. Lui ha una figlia, nata da una relazione con un'altra donna, che a sua volta vive da sola con la bambina e deve lavorare per mantenerla, perché l'attore non le può passare nulla. Tuttavia, quando la sua nuova compagna lo abbandona, l'uomo decide di farla finita.. Un dramma della gelosia a più punte e voci, uno straordinario revival autobiografico, intelligente e vezzoso nei richiami agli anni 60. La gelosia resta nello sguardo come un toccante pezzo "autoriale" di Nouvelle Vague: sensibilità ed emozioni in bianco e nero.