Lettere di uno sconosciuto (Gui lai)
Zhang Yimou - Cina 2014 - 1h 51'



 

   Lettere di uno sconosciuto, che segna il ritorno del grande Zhang Yimou ai leitmotiv poetico-politici trascurati negli anni della dedizione ai kolossal epici, non è forse un film completamente riuscito. Eppure bastano due componenti essenziali a farne un titolo degno della carriera di uno dei maestri del cinema cinese: la lucida analisi, con acclusa implacabile condanna, dei danni apportali alla sterminata nazione dal fanatismo liberticida della Rivoluzione Culturale e l'interpretazione a tutto tondo di una Gong Li anch'essa tornata ai livelli della consacrazione a massima star orientale dei Novanta. (...) Il movimento romanzesco principale risulta penetrante e venato di pregevole suspense sia storica che umana; poi Lettere di uno sconosciuto si distende in un melodramma sin troppo intimistico, imploso e stilisticamente prosciugato. Il fatto è che la lacerazione è stata così cruda, così dolorosa da rendere il prolungato itinerario verso il finale una sorta di scomparsa nel buio della mente, l'acquietarsi di tante passioni nella rassegnazione patologica, l'arrendersi a un realismo che, peraltro, non serve a consolare nessuno dei reduci sulla via della vecchiaia.

Valerio Caprara - Il Mattino 

   ...Zhang Yimou torna al dramma intimista, ispirandosi per la seconda volta a un romanzo dello scrittore Yan Geling e prendendo a protagonista l'ex moglie Gong Li. Sul modello di certo cinema classico americano degli Anni 40, o anche dell'Ophuls di Lettera da una sconosciuta come evocato dal titolo italiano, il regista intesse il mélo su un gioco di sguardi e gesti sommessi da cui emerge la tragedia dell'impossibilità di ricostruire sulle ceneri del passato un legame d'amore, seppur imperituro. Il tutto configura, in chiave di metafora, una chiara denuncia degli insanabili danni provocati dalla Rivoluzione Culturale nella vita di milioni di individui, anche se questo nucleo centrale della storia rimane sfumato sullo sfondo e il film resta in qualche modo prigioniero del suo raffinato calligrafismo.

Alessandra Levantesi Kezich - La Stampa 



promo

Siamo nella Cina della seconda metà del novecento, quando la riforma promossa da Mao è già pienamente effettiva. Lo sanno bene Lu Yanshi e Feng Wanyu, marito e moglie separati dall'intervento della polizia politica, che spedisce l'uomo - un insegnante - nei campi di lavoro. Quando la Rivoluzione Culturale è ormai agli sgoccioli Lu Yanshi viene liberato e rimandato a casa, ma i traumi di una lunga separazione unito al tradimento vigliacco della figlia della coppia (che a suo tempo consegnò il padre ai suoi carcerieri) hanno compromesso definitivamente la salute mentale della moglie che non lo riconoscerà mettendolo alla porta. Estraneo in seno ad una famiglia distrutta, Lu Yanshi è però deciso a far rivivere il loro passato e a risvegliare i ricordi della moglie... Il dramma dell'amore e dell'oblio che, sullo sfondo della Rivoluzione culturale Zhang Yimou costruisce, in chiave intimista e usando i codici del mélo, ha i toni grigi e tetri su un amore ormai divenuto impossibile. Lettere di uno sconosciuto non è forse un film completamente riuscito, ma riesce ad essere struggente in tanti passaggi e a ravvivare la metafora politica con un calligrafismo sempre affascinante..

film precedente presente sul sito

 LUX - aprile 2015

film precedente presente sul sito