La notte dei girasoli (La noche de los girasoles)
Jorge Sánchez-Cabezudo - Spagna/Francia/Portogallo 2006 - 2h 13'

     Spagna rurale. Paesini in via di spopolamento. Lì, in un campo di girasoli, viene commessa una violenza sessuale seguita da omicidio. Questa è la premessa del film dell'esordiente Jorge Sánchez Cabezudo, che poi parte con la narrazione suddivisa in sei capitoli. Il primo si chiama L'uomo del motel. Un venditore di apparecchiature per pulizia industriale che si aggira in zona per lavoro e magari per qualche improvvisa avventura erotica. Il secondo capitolo si intitola Gli speleologi. Sono un paio, chiamati dal sindaco del paesino per esplorare una grotta e i suoi cunicoli. La speranza è che si trovino graffiti preistorici o uno scenario suggestivo per lanciare turisticamente la località. Terzo capitolo, L'uomo della strada: un anziano abitante del paese vecchio, ormai sono solo in due, sempre in lite. Vive solitario nutrendosi di ricordi, ma per un equivoco viene scambiato per lo stupratore che ha tentato di violentare la donna di uno degli speleologi. L'incomprensione porta alla tragedia a colpi di forcone e fucile da caccia. Ecco allora il capitolo 5, dedicato all'autorità competente, rappresentata da un uomo della guardia civile che cerca di approfittare della situazione, seguiranno Amos il pazzo, l'altro abitante del paese vecchio e Il caimano, frammento conclusivo.
Cabezudo procede in maniera singolare, per ogni capitolo sposta l'attenzione su un personaggio diverso, ricominciando il racconto mostrando le premesse immediate di quel che abbiamo appena visto da un altro punto di vista. Un escamotage narrativo che funziona (mentre qualche forzatura di sceneggiatura è più scivolosa: case disabitate con telefono e luce funzionanti, un posto della guardia civil con diversi poliziotti in un paesino sperduto, un contadino che svolge i suoi lavori in camicia bianca). Colpisce l'insieme di elementi per cui persone innocenti diventano colpevoli perché incapaci di cogliere quel che succede. Un po' quel che capita ai girasoli quando cala la notte, come suggerisce il titolo. L'atmosfera è quella del thriller, con tanto di cadaveri, indagini e assassini, ma non è questo l'obiettivo primario, si tratta del pretesto per andare a cogliere quei cambiamenti che hanno spinto tutti verso una deriva in cui domina quel cinismo che spinge a gettare il cadavere di un uomo con tutti i suoi ricordi nel fondo di un pozzo naturale di una galleria a trecento metri sotto terra. E allora tutto si sposta, il racconto assume una connotazione diversa dall'ennesimo noir, si sta parlando di egoismo, infelicità, solitudine, indifferenza. Si sta parlando di noi stessi. E un brivido scende lungo la schiena.


Antonello Catacchio - Il Manifesto

 cinema invisibile TORRESINO ottobre-dicembre 2008