Nuovo Cinema Paradiso
Giuseppe Tornatore - Italia 1988 - 2h 5'

  

    Dichiarazione d'amore per il cinema di Giuseppe Tornatore, siciliano. Snobbato da critica e pubblico nella prima versione (eccessivamente lunga), unanimemente acclamato nell'edizione definitiva (Premio Speciale a Cannes, Oscar per il miglior film straniero, quasi 700.000 spettatori sul mercato italiano) Nuovo Cinema Paradiso è stata un'opera sentita e travagliata sin dalla creazione: "Avevo in testa la storia dal 1983, prima del mio lavoro d'esordio Il Camorrista. Pensavo al film, scrivevo e non osavo proporlo. Prendevo appunti su pezzetti di carta, che infilavo in una cassettina salvadanaio... Poi un giorno mi trovai a raccontarlo a voce, come un cantastorie, a Lombardo, patron della Titanus. Fu lui che mi convinse a scriverne una sceneggiatura. E scrivendo mi sono entusiasmato. Direi che sono autobiografiche le emozioni, la suggestione del fascio di luce del proiettore che riesce a disegnare le immagini sullo schermo...".
Al di là delle appassionate dichiarazioni di Tornatore
film successivo in archivio, Nuovo Cinema Paradiso è davvero l'abbraccio tra il cinema ed una cultura generazionale che ha trovato nel buio della sala cinematografica le prime vere emozioni, quasi una propria educazione sentimentale. Nella cabina di proiezione del "Cinema Paradiso" il piccolo Totò ha appreso da Alfredo, il saggio operatore, che "il cinema è il ricordo, il cinema è la vita" ed ha conosciuto l'emozione dell'amore per la dolce Elena, ma è tutta la comunità-simbolo di Giancaldo (il paese immaginario descritto da Tornatore) che è andata scoprendo, nella luce dello schermo, momenti di gioia e commozione indimenticabili.
Quando Salvatore (regista cinematografico ormai affermato 'nel continente', ma uomo rimasto insoddisfatto nei sentimenti) torna dopo tanti anni a Giancaldo, per il funerale di Alfredo, troverà che questi gli ha lasciato una pizza cinematografica, che è un vero testamento di vita. La sequenza finale, con quei baci memorabili che scorrono sullo schermo, resta una della pagine più toccanti di questi anni: la magia delle immagini, il fascino dell'avventura e dell'amore, la nostalgia di un lieto fine sempre a portata di mano...

ezio leoni- scheda videoteca ITC GRAMSCI 1/2/1995

.oscar 1988: miglior film straniero

soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Tornatore
musica: Ennio Morricone
interpreti: Philippe Noiret (Alfredo), Salvatore Cascio (Salvatore bambino), Marco Leonardi (Salvatore ragazzo) e Jacques Perrin (Salvatore adulto)

 

SPUNTI TEMATICI

significato sociale del cinema: la sala cinematografica come luogo di aggregazione - la vocazione "censoria" delle sale parrocchiali - il rapporto tra spettacolo e cultura, cinema popolare e cinema impegnato

sguardo e visione: il fascino della sala buia e del grande schermo - la fascinazione mitica del cinema - il proiezionista come aedo (cieco!) della cultura della "caverna" cinematografica - la nostalgia "consolatoria" delle immagini come "sguardo" della memoria personale e "sogno" dell'immaginario collettivo

amore e rimpianto: la memoria dell'infanzia come educazione cinematografica alla vita e all'amore - il ricordo del primo amore come insostituibile occasione perduta - la solitudine del successo di fronte ad un amore inappagato, ad una terra natale abbandonata per sempre - la commozione "contagiosa", tra nostalgia, rimpianto ed emozione sempre viva, di fronte alle immagini del "mito amoroso" evocate dal cinema

SEQUENZE SIGNIFICATIVE

  • le "assemblee" domenicali degli abitanti di Giancaldo nella sala del Cinema Paradiso
  • le scampanellate del parroco per le segnalazioni censorie al proiezionista
  • l'emozione del piccolo Salvatore di fronte al "magico" fascio di luce che esce dalla "testa del leone"
  • le confidenze, in cabina di proiezione, tra Alfredo e Salvatore ("qualunque cosa farai, amala come amavi la cabina del Cinema Paradiso da piccolo")
  • la proiezione "riflessa" nella piazza del paese, offerta da Alfredo agli spettatori rimasti fuori dalla sala cinematografica
  • la parentesi amorosa tra Salvatore ed Elena, "in parallelo" ad una proiezione estiva interrotta da uno scroscio di pioggia
  • l'addio alla stazione tra Salvatore ed Alfredo
  • la nostalgia di Salvatore al rivedere le immagini di Elena mentre, in casa, riproietta i filmini della loro giovinezza
  • il ritorno di Salvatore nella sala cadente del Cinema Paradiso
  • il finale "cinefilo", con la commozione di Salvatore di fronte alla proiezione delle sequenze di baci cinematografici, testamento sentimentale dell'amico Alfredo

NOTIZIE E CURIOSITA'

nei titoli di coda compare, tra gli interpreti, Brigitte Fossey: impersonava Elena da adulta alla quale, nella versione originale, era dedicata circa mezzora per un incontro, di espliciti rimpianti, con Salvatore-Jacques Perrin

quasi in concomitanza con Nuovo Cinema Paradiso uscì un altro film tematicamente "affine": Splendor (1989) di Ettore Scola, interpretato da Marcello Mastroianni e Massimo Troisi