Ormai è fatta
Enzo Monteleone - Italia 1999 - 1h 40'


"È più criminale fondare una banca che rapinarla"

da La Repubblica (Roberto Nepoti)

La ricostruzione delle irresistibili imprese del "rapinatore gentiluomo" Horst Fantazzini, basata sull'autobiografia del protagonista. Figlio di anarchico, Horst (Stefano Accorsi) è convinto che fondare una banca sia più criminale che rapinarla. La rapina del prologo dà in sintesi il tono della rappresentazione: un po' commedia un po' dramma, un po' grottesco (il modello è l'indimenticato Quel pomeriggio di un giorno da cani di Sidney Lumet, basato anch'esso su un episodio autentico dello stesso decennio) con molta attenzione al clima dell'Italia anni 70. Proseguendo, l'azione si incentra sul tentativo di evasione dal carcere di Fossano. Feriti alcuni agenti, Fantazzini sequestra due ostaggi e detta le sue condizioni. Più spaventato che violento, finisce per guadagnarsi la solidarietà delle vittime…

da Ciak (Stefano Lusardi)

Non sempre una buona storia garantisce un buon film. Onore al merito, dunque, ad Enzo Monteleone, che oltre ad offrirci una sempre più rara boccata d'aria pura (leggi "intelligente") alla larga dai soliti comici, ha lavorato con pregevole acume sia come sceneggiatore che come regista. Nel primo caso ha saggiamente tradito la biografia di Fantazzini, concentrandosi su un solo episodio che riassume l'identità del personaggio e l'amara assurdità della sua vicenda. Come regista si è messo al servizio della storia, tenendo d'occhio un modello eccellente come Quel pomeriggio di un giorno da cani, ma scegliendo uno stile pacato, senza effetti, quasi colloquiale. Offrendo al bravo Stefano Accorsi un'altra bella occasione di crescita dopo Radiofreccia. E regalandoci un'immagine inedita della realtà carceraria e finalmente credibile dell'Italia anni '70.

 

TORRESINO - incontri con il cinema italiano ottobre/dicembre 1999