Alfred
Jones è uno scienziato introverso e compassato occupato presso il
Ministero della Pesca e dell'Agricoltura. Vessato da un superiore ottuso e
da una moglie algida e in carriera, il dottor Jones riceve una mail e una
curiosa proposta: introdurre la pesca al salmone nello Yemen. Contattato
da Harriet Chetwode-Talbot, funzionario commerciale che gestisce ricchezze
e interessi di uno sceicco yemenita col vizio della canna e della fede,
Jones scoraggia il progetto e declina il lavoro. L'intervento aggressivo e
autoritario di Patricia Maxwell, portavoce del primo Ministro britannico,
determinato a ‘pescare' good news nel marasma mediorientale, costringerà
Jones ad accettare suo malgrado. Contagiato molto presto dalla
visionarietà dello sceicco e dalla grazia di Harriet, il ragionevole
esperto in scienze ittiche risalirà fiume e corrente per trovare
finalmente il vero amore e un'acqua più dolce in cui bagnarsi. Contagiato
molto presto dalla visionarietà dello sceicco e dalla grazia di Harriet,
il ragionevole esperto in scienze ittiche risalirà fiume e corrente per
trovare finalmente il vero amore e un'acqua più dolce in cui bagnarsi. |
Marzia Gandolfi - www.mymovies.it |
Del romanzo La pesca di salmone nello Yemen di Paul Torday (Elliott editore), il regista Lasse Hallström ha addolcito i toni satirici privilegiando, come in Chocolat, gli aspetti della favola romantica. Ne sono protagonisti un ittiologo, Ewan McGregor, che si illumina solo quando parla di pesci, per il resto è scontroso, timido e mal maritato; e Emily Blunt, impeccabile consulente di un illuminato sceicco. [...] All'inizio il film ritaglia con umorismo personaggi e situazioni; poi, fra filosofia in pillole e metafore di rinascita, eccede nello zucchero. E tuttavia l'ambientazione fra Londra, Scozia e Yemen è amena, la coppia McGregor/Blunt funziona e un sogno, seppur ingenuo, non ha mai fatto male a nessuno. |
Alessandra Levantesi Kezich - La Stampa |
Geniale operazione di marketing cambiare titolo a un film tratto da un romanzo di successo. Chissà quanti spettatori realizzeranno che Il pescatore di sogni è la versione cinematografica di Pesca al salmone nello Yemen, divertentissimo libro di Paul Torday edito in Italia da Elliot? Inutile dire che in inglese libro e film si intitolano Salmon Fishing in the Yemen, e che l'accostamento delle parole «Yemen» e «salmone» crea un ossimoro bislacco che nell'edizione italiana va totalmente perduto. Peccato. Perché il libro è bello e il film, nonostante sia diretto dallo svedese Lasse Hallström (autore di notevoli schifezze dopo il sopravvalutato boom di La mia vita a quattro zampe), è ironico al punto giusto. Merito della scrittura: non solo di Torday, ma anche dello sceneggiatore Simon Beaufoy che è, tanto per capirci, quello di Full Monty e di The Millionaire, due copioni scoppiettanti e a prova di bomba. Quando al pensatoio siede Beaufoy, voi sedetevi al cinema, difficilmente quell'uomo sbaglia un colpo... |
Alberto Crespi - L'Unità |
promo |
Uno stravagante sceicco vuole a tutti i costi realizzare un
progetto apparentemente impossibile: introdurre la pesca al
salmone negli aridi altipiani dello Yemen. L'idea suscita
l'interesse di Patricia Maxwell, risoluta portavoce del Primo
Ministro inglese, alla disperata ricerca di una buona notizia sul
Medio Oriente per distogliere l'attenzione dall'ultimo fallimento
mediatico. Per questo, sul posto viene mandato il dottor Alfred
Jones, uno scienziato introverso che lavora per il Ministero della
Pesca e dell'Agricoltura britannico... |
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LUX - giugno 2012 |
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