Stuart Little - Un topolino in gamba (Stuart Little)
Rob Minkoff - USA 1999 - 1h 23'

da La Stampa (Alessandra Levantesi)

Di nome fa Stuart e di cognome Little, particolare non secondario è un topo: bianco e con gli occhi celesti, ma pur sempre topo. Cosicché non è strano che quando i Little tornano dall'agenzia di adozione con il minuscolo roditore annunciando felici al pargolo George che ha un fratellino, questi rimanga di sale. E la cosa non è apprezzata neppure dal gatto di casa Fiocco di neve che vedrebbe nel nuovo arrivato un prelibato pranzetto, anche se i padroni gli spiegano che "le persone di famiglia non si mangiano". Per liberarsi dell'odiato intruso, il felino chiede aiuto ad alcuni gattacci di strada che con lo stratagemma di due finti genitori naturali lo strappano alle cure dei Little: però l'orfano Stuart ha trovato il nido e non ci rinuncerà facilmente, mentre George e Fiocco impareranno ad amarlo. Come non affezionarsi a un esserino tanto generoso? All'origine di Stuart Little c'è un classico per l'infanzia di E. B. White uscito nel '45 e in Italia pubblicato da Fabbri. Nell'adattarlo Rob Minkoff, già coregista del disneyano Il Re Leone, si è preoccupato di conquistare le adesioni del pubblico infantile di oggi puntando più sull'umorismo e gli effetti speciali che sulla poesia. I fatti, ovvero un incasso Usa di 140 milioni di dollari, gli hanno dato ragione e va ricordato che lo straordinario team tecnico del film ha ottenuto una meritatissima candidatura all'Oscar. Il topolino digitalizzato sembra in carne e ossa quanto i deliziosi e altissimi Geena Davis e Hugh Laurie, papà e mamma adottivi; e tutto è molto ben amalgamato e reso credibile dal lavoro abbinato dello scenografo Bill Brzeski che, ha ricreato una New York magica e senza tempo, e del costumista Joseph Porro che ha inventato uno spiritoso ed eccentrico guardaroba. Stuart e Fiocco sono simpaticamente doppiati da Luca Laurenti e Paolo Bonolis.

da Film Tv (Enrico Magrelli)

Effetti e affetti speciali. Sono le nuove frontiere della tecnologia digitale a rendere plausibile un'economia familiare in cui un padre, una madre e un bambino accolgono con amore e semplicità un figlio adottivo eccezionale: un topolino educato e colto, simpatico e tenero. Intrattenimento morale sulla tolleranza e sull'amore tra le pareti domestiche, il film elabora lo stupore candido delle fiabe postmoderne. Un candore che non è banale innocenza. Infatti, scritto da due specialisti di visioni infantili come l'autore del libro, E.B. White, e lo sceneggiatore de Il sesto senso (M. Night Shyamalan), la pellicola è anche una riflessione, allestita con sapienza e con un e ottimismo alla Capra, sugli attori che recitano con il vuoto e con un fuoricampo annullati dalle possibilità del computer. I duetti tra Stuart e il gatto di casa, il complotto dei mici di strada, il coro dei parenti stretti dei Little incantano e divertono.

progetto SCUOLE IN SALA
Distretto Scolastico n°46  / Padova Sud-Est
febbraio-marzo 2001