Toto le héros - Un eroe di fine millennio
Jaco Van Dormael
- Belgio/Francia/Germania 1991 - 1h 39'

Camera d'or


 

    Totò le héros primo film lungo del belga Van Dormaelfilm successivo in archivio (1957), ricostruisce a ritroso la vita di Thomas con una serie di sconnessioni temporali, come seguendo il flusso dei suoi ricordi in una catena di libere associazioni mentali e di intermittenze del cuore. Tre sono le stagioni che s'intrecciano, l'infanzia, l'età adulta, la senilità. E due i livelli narrativi: il reale e l'immaginario, perché Thomas, malinconico e vulnerabile perdente nella partita della vita, sogna di essere un audace e deciso agente segreto. L'io narrante del film è Thomas, ma la sua figura più emblematica è Alice, l'energica sorellina maggiore, di cui è perdutamente innamorato e che forse è la fonte o una delle fonti dell'ossessione dello scambio: un infantile espediente per rimuovere l'incesto, ma così tenace da persistere anche dopo la sua tragica morte, al punto che Thomas adulto la identificherà in Evelyne, la donna amata quando è già da tempo la moglie infelice dell'odiato e invidiato Alfred. La maggior ragione del fascino che Totò le héros esercita e che l'ha reso uno dei film europei più premiati e ammirati del 1991 (non a Hollywood, però, dove non è entrato nella cinquina degli stranieri candidati all'Oscar) è di essere una storia sotto il segno della morte, ma sorvegliata dagli angeli custodi di un'allegra ironia e di un bizzarro umorismo, molto fiammingo anche nei suoi estri surreali, umorismo che si manifesta pure nell'insolito finale quando, dopo la cremazione, Thomas, finalmente placato e ilare, scende dal cielo in forma di cenere sul mondo con cui si è riconciliato.

Morando Morandini - Il Giorno

    Il film, provvisto di una personalità poetica non comune, libera dall'inconscio molti generi: ora si fa carino assai, magari con la complicità di una tenera canzone di Trenet, ora imita i cartoon, ora sparge una lacrima, ora fa le bizze come un ragazzino. Radiocronaca di un'esistenza mancata, trasmessa sulle onde del tempo che non ritorna, Totò le héros è un film compiacente che, sovvenzionato dall'Europa, ha raccolto in Europa molti premi. Audace negli incastri temporali e nel profumo d'incesto, 'Totò' maltratta la memoria in modo divertente, con paranormale dolcezza e con paranormale rabbia. Gli attori che impersonano quest'uomo senza talento per la vita lo ricompongono come un puzzle: dai piccoli Thomas Godet e Harold Harrison al vecchio, irresistibile Michel Bouquet. Van Dormael, che ha lavorato tre anni partendo da sentimenti autobiografici, ripete col cinema una bella frase di Rimbaud: "Si diventa sempre come non si vorrebbe diventare, si finisce come non si vorrebbe mai finire". Bravo!

Maurizio Porro - Il Corriere della Sera

    Tutto percorso dalle note leggiadre della canzone 'Boum' cantata da Charles Trenet, divertente e sotterraneamente angoscioso come certi sogni, 'Toto le héros' mescola in maniera agile generi e atmosfere correndo avanti e indietro sulla tastiera del tempo. Lo stile è composito e bizzarro nel gusto caratteristico della cultura fiamminga, ma il tema di fondo, semplice e universale, coinvolge la sfera dei sentimenti e delle emozioni. Thomas vecchio, che rievoca il suo passato meditando una vendetta che non consumerà, è lo splendido attore francese Michel Bouquet che porta nel personaggio tutta la sua autorevolezza di grande interprete molièriano. Quanto all'autore della tragicommedia, è un ex clown di soli trentaquattro anni, che ha dimostrato di saper usare assai bene le chiavi per penetrare nel territorio del surreale e della poesia.

Alessandra Levantesi - La Stampa

 

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Thomas, che si fa chiamare Totò fin da piccolo, è stato sempre convinto che alla sua nascita ci fosse stato uno scambio. E per tale scambio lui e Alfred hanno avuto ognuno la famiglia dell'altro. Così Totò è povero e Alfred è ricco. Cova per molti anni l'odio verso il piccolo nemico. Le morti del padre e della sorella sono avvenute infatti indirettamente per colpa di Alfred e di suo padre. Tra incendi e un breve amore con una donna, che ricorda la sorella e che si scoprirà essere la moglie di Alfred, si giunge al momento della vendetta... Una personalità poetica non comune quella dell'esordiente Jaco Van Dormael: audace negli incastri temporali, il film maltratta la memoria con un tocco surreale, garbato e divertente, mescolando dolcezza, rabbia e... le toccanti melodie di Charles Trenet. Camera d'or a Cannes.