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Tutto sua madre (Les Garçons et Guillaume, à table!)
Guillaume  Gallienne - Francia 2013 - 1h 25’


  Certi film sono come formule matematiche. Prima non c'erano, poi ci sono. E tutto cambia. Più che invenzioni (finzioni), sono insomma scoperte (verità). Ma nella vita capita anche di scoprire se stessi, a volte. E se oltre alla fortuna, rara, di scoprirsi (c'è chi va anni in analisi senza riuscirci), si ha il dono di saperlo raccontare, ecco il miracolo: un film unico come Tutto sua madre, in originale Les garçons et Guillaume, à table!, ovvero I ragazzi e Guillaume, a tavola!. La signora Gallienne 'sapeva' da sempre, infatti, che il suo terzo figlio era gay, e Guillaume Gallienne è cresciuto così, nell'ammirazione (e nell'emulazione) sconfinata di questa mamma ingombrante e un po' rigida, come capita nelle famiglie altoborghesi. Ma comunque amatissima se tanti anni dopo, diventato un grande attore della Comédie Française, e scoperto chi era veramente (la madre aveva torto...), Guillaume ha deciso di rievocare gli anni della sua crescita in uno spettacolo in cui ricopriva tutti i ruoli. Per poi trarne un film in cui fa 'solo' se stesso e sua madre, lasciando ad altri i ruoli dei familiari e dei tanti personaggi che incrocia nel suo esilarante percorso. Fratelli indifferenti, zie terrificanti, compagni di college, medici militari, massaggiatori tedeschi, naturalmente psicanalisti (molti psicanalisti). Tutte figure che a elencarle sembrano cliché, ma vengono illuminate da una luce insieme garbata e fortissima, gentile e spietata, come la doppia interpretazione del paffuto, intrepido, adorabile Guillaume. Che, ormai 40enne dà a se stesso adolescente e a sua madre (ai suoi sguardi, ai suoi gesti, ai suoi silenzi) accenti e movenze di finezza unica. Mai visto nessuno mettere a nudo con tanta grazia e umorismo non solo la propria storia intima, ma quel balletto invisibile, quel caleidoscopio di figure non sempre geometriche che chiamiamo identità. Non una forma ma un susseguirsi vorticoso di forme, tutte provvisorie. Che spesso, come dimostra in modo clamoroso Guillaume, servono solo a adeguarci alle aspettative altrui, fino a perderci completamente di vista. Una storia molto singolare, insomma, che alla fine riguarda ognuno di noi. Qualcuno, in patria, gli ha rimproverato un eccesso di leggerezza. Gli lasciamo volentieri tutta la pesantezza del mondo.

Fabio Ferzetti - Il Messaggero

   Tutto suo madre è l'adattamento cinematografico di uno spettacolo scritto e interpretato (assumendo, sul palcoscenico, tutti i ruoli) da Guillaume Gallienne, attore della Comédie Française: un comico quanto allarmante «oneman show» che, sul filo dell'autobiografia, racconta un travagliato percorso di formazione sessuale sotto le grinfie di una dispotica genitrice. Nevrotica e autoritaria signora alto-borghese, la cara mamma lo appella «mia cara» e quando la cena è pronta grida «I ragazzi e Guillaume - a tavola!» (il titolo, intraducibile, francese). E lui, da lei irresistibilmente sedotto, si sente fin da piccolo femmina, identificandosi nella principessa Sissi, apprendendo a danzare con mosse da ballerina e rifuggendo con scorno del padre ogni virile attività, finché tramite l'amore non scoprirà il suo vero io. Forse non nella vita vera, ma senz'altro in un immaginario cine-teatrale dove magicamente si ricompongono Edipo e contro-Edipo, lato maschile e lato femminile. Non sempre ben controllata nei suoi slittamenti fra realtà e fantasia, e a tratti un po' narcisistica, la commedia ha tuttavia un'indubbia originalità e suggerisce in Gallienne un talento da tener d'occhio.

Alessandra Levantesi Kezich - La Stampa


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Sin da quando Guillaume è bambino, tutti - in particolar modo la madre - sono convinti che sia omosessuale. La sua tragicomica battaglia dura fino al giorno in cui, trent'anni dopo, incontra colei che diventerà l'altra donna più importante della sua vita dopo la madre. Al di là di un coming out eterosessuale, quella di Guillaume è la storia di un attore che, dall'infanzia borghese ai palcoscenici, non ha mai smesso di amare le donne. Tutto sua madre è una commedia intelligente e divertente che gioca con tutti i cliché sul tema, riuscendo però a sovvertirli con trovate e formidabili colpi di teatro. Risate, a volte fragorose, che scansano ogni volgarità. Una commedia di indubbia originalità, un talento d'autore da tener d'occhio.

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