Un commiato per ROBERT ALTMAN

   
   C'
è un’immagine che più delle altre ci frulla nella testa. È quella, nel finale di Anche gli uccelli uccidono, di un ragazzo imbragato con delle strane ali, che lui sbatte disperatamente cercando di librarsi in alto, nello spazio chiuso dell’Astrodrome di Huston. Invano, di lì a poco si schianterà a terra…  Così, come un tuffo al cuore, ci è giunta la notizia della morte di Robert Altman, vecchio burbero del cinema americano, ottant’anni portati con la leggerezza di opere come La fortuna di Cookie (1999), Gosford Park (2001) e, proprio quest’anno,
Radio America: estremo film-puzzle che rimandava alla brulicante creatività del mitico Nashville (I’m easy cantava nel 1975 Keith Carradine), al tormento esistenziale che delineava un’opera matura, complessa ed amara come America oggi (1993).

Ma il nostro ricordo cinefilo di formazione va al suo periodo “giovanile”, a teoremi di limpida e disillusa umanità quali M.A.S.H., Anche gli uccelli uccidono, I compari, Il lungo addio, Gang, California Poker (1970-1974), ai suoi antieroi tenaci fino al grottesco, smaccatamente disincantati, protagonisti loro malgrado di una società caotica, destabilizzata e destabilizzante. In un’America ove Bob Altman sempre meno si riconosceva (micidiale la sua critica ai media e alla politica in Tanner '88 e Tanner on Tanner), il suo tocco d’autore lucido e incalzante ci ha restituito l’altro sguardo di una nazione restia a mettere in pellicola le proprie contraddizioni (da Streamers a Kansas City, da Jimmy Dean, Jimmy Dean a I protagonisti).
Al di là dei colpi d’arma da fuoco che spiazzano il racconto (il finale di Nashville, l’apertura di La fortuna di Cookie),
il soave gioco della metafora altmaniana ha l’incedere di un aggraziato angelo della morte bianco vestito (Radio America), ha la strampalata invadenza di una detective story che scava nel marcio di Los Angeles e nella disincantata incomunicabilità del Marlowe di turno (Il lungo addio): come l’inaspettato saltello di Elliot Gould con cui si chiude il film, il cinema di Altman ci ha saputo sorprendere, avvincere, spiazzare. È a quella memorabile sequenza che possiamo affidare, oggi come allora, il compito di immortalare l’estro iconoclasta di uno dei grandi cineasti del XX secolo.

 

ezio leoni - La Difesa del Popolo  26 novembre 2006

 
circolo The Last Tycoon


Consiglio di Quartiere 1
Centro storico

cinema invisibile TORRESINO gennaio-aprile 2007


filmografia (regie) di
Robert Altman
(Kansas City/Missouri, 20/2/1925 - 21/11/2006)

1955 The Delinquents (tv)
1957 The James Dean Story (tv)
1967 Conto alla rovescia
1969 Quel freddo giorno nel parco
1970 M.A.S.H.
      
 Anche gli uccelli uccidono
1971 I compari
1972 Images
1973 Il lungo addio
        Gang

1974 California poker
1975 Nashville
1976 Buffalo Bill e gli indiani
1977 Tre donne
1978 Un matrimonio
        Quintet
1979 Una coppia perfetta
1980 Health
       
Popeye
1982 Jimmy Dean, Jimmy Dean

1983 Streamers
1985 Follia d'amore
1987 Aria
(co-regia)
       
Terapia di gruppo
       
O.C. & Stiggs
       
Il calapranzi (tv -mm)
       
La stanza (tv-mm)
1988 The Caine Muyiny Court-Martial (tv)
        Tanner '88 (tv)
1990 Vincent & Theo
1992 I protagonisti
1993 America oggi
1994 Pret-a-porter
1996 Kansas City
1997 R.Altman's '34: Remembering of Kansas City Swing (tv)
1998 Conflitto di interessi
1998 La fortuna di Cookie
2000
Il dott T & le donne

2001 Gosford Park
2003
The Company

2004 Tunner on Tunner (tv)
2006
Radio America