cineforum al Due Palazzi

rassegna 2005: spettacoli d'evasione

     Già l’anno scorso ci eravamo posti la domanda “cinema: veicolo culturale o spettacolo di evasione?”. In questo secondo ciclo la provocazione linguistica viene ribadita con tre film che parlano esplicitamente di spettacolo ed altrettanto esplicitamente parlano di evasione. Sì perché lo spettacolo (cinematografico, teatrale, musicale) è di per sé “evasione”, ma nella fiction cinematografica il tocco “leggero” del divertimento sul palcoscenico può diventare occasione per una fuga “pesante” dalla propria cella.
Che questa sia un’evasione in piena regola o l’opportunità di affrancarsi e far carriera è un’idea narrativa affidata alla complessità delle situazioni, alla creatività della scrittura. Jake (John Belushi) che con la sua band canta
Jailhouse Rock è un’immagine di consolatoria ironia, per lui e per i suoi amici, finiti in galera a conclusione delle peripezie musicali e automobilistiche di The Blues Brothers, ma ci sono prospettive più entusiasmanti (per i detenuti, non certo per le istituzioni) sbirciando tra le storie più recenti di cinema & carcere.
Ecco allora due titoli che, con diverso registro stilistico, hanno preso spunto da un’attività di educazione teatrale in ambito penitenziario per costruire un articolato piano di fuga. Con
Breaking Out e Lucky Break il gioco narrativo diventa allora quello di offrire a dei carcerati, senza volerlo, non solo l’opportunità di evadere con lo spirito, ma anche, per circostanze fortuite, dal loro ambito di reclusione. L’occasione fa l’uomo… critico verso ciò che può e che deve fare. E la riflessione funziona, al cinema, sia che si tratti di un piccolo film d’impegno sociale, sia che la verve della commedia sorridente prenda il sopravvento.
Nel primo infatti lo svedese Daniel Lind Lagerlöf, lavora più sul tessuto civile, dà spazio alle aspettative umanitarie dell’operatore sociale che si dedica al progetto; esterna le contraddizioni, le crisi di lealtà di un gruppo di “prigionieri” che già nelle prove dello spettacolo respirano l’aria della libertà, ma che sono invogliati ad approfittarne oltre il lecito. Nel secondo
film precedente in archivio Peter Cattaneo gioca più sulla commedia divertente, porta lo spettacolo all’interno del carcere, fa coincidere lo spazio/tempo della rappresentazione con quello della fuga, non rinuncia a mettere in scena, col sorriso, responsabilità e ripensamenti.
In
Chicago, invece, siamo nel realismo magico del musical americano: la bellezza dirompente di due ballerine-assassine (Velma/Catherine Zeta-Jones e Roxie/Renée Zellweger) e l’astuzia del loro avvocato (Richard Gere) fanno esplodere sullo schermo il fascino, tutto hollywoodiano, del varietà scintillante di musica e danze: il successo è il giusto modo cinematografico per trovare una via di scampo dalla cella, dall’accusa, dalla condanna.
In tutti e tre i casi la voglia di spettacolo si mescola, con “morale” simpatia, con la voglia di fuga: se per i protagonisti non tutte le porte necessariamente si schiudono, gli spazi di divertimento & cultura che si aprono, sullo schermo, sono piacevolmente reali. Se non è evasione questa, almeno per il pubblico…


mercoledì
6 aprile '05

Chicago – Bob Marshall / USA 2002

1h 53’

mercoledì
13 aprile '05

Breaking Out - Daniel Lind Lagerlöf / Svezia 1999

1h 58’

mercoledì
20 aprile '05

Lucky Break – Peter Cattaneo / Gran Bretagna 2001

1h 52’

 

    In calce al nuovo percorso tematico si è voluto provare ad affrontare il tema del Linguaggio cinematografico. Ad una prima lezione (videoguidata) sulle “forme” del linguaggio, farà seguito la visione di un classico (in intrigo e stile) come Notorious (Alfred Hitchcock – 1946). Su tali premesse, saranno possibili anche alcuni approfondimenti, più prettamente “scolastici”, in classe.

mercoledì
4 maggio '05

Il linguaggio cinematografico

lezione videoguidata

mercoledì
11 maggio '05

Notorious – Alfred Hitchcock / USA 1946

1h 41’

a cura di ezio leoni (S.N.C.C.I)