MC magazine n°24

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Lovely Raining Ireland

L'immagine "di superficie" dell'Irlanda è certo la pioggia, sempre all'ordine del giorno, spesso intensa, solo di rado benevola verso schiarite e squarci di sole. Ma sotto la trama del tempo inclemente, l'intreccio di una natura lussureggiante e di un background storico essenziale ed affascinante lascia un memorabile, nostalgico ricordo, anche ad una visita fugace.

Input e aspettative alla partenza

Joyce e gli U2, Flaherty e il cinema di Jim Sheridan, il Morris e la Guinness, The Committments e la foca magica di Roan, Oscar Wilde, Michael Collins e Michele (nipotino emigrante!)...

Scoperte ed emozioni da archiviare al ritorno

L'orizzonte visto dalle Cliffs of Moher e il paesaggio cangiante con le maree, la poesia di Yates e il mito di Cuchulain, le malefatte di Cromwell e l'insurrezione di Pasqua. E poi il nero dell'ardesia, le "muraglie" rosse delle fucsie, l'intensità del verde che incornicia monasteri, tombe, ruderi, croci celtiche...

Dublino può essere la ciliegina sulla torta (con un contributo architettonico che va dall'imponente complesso del Trinity College alla svettante modernità dello Spin, dalla sontuosità del Dublin Castle alla maestosità delle cattedrali (Christ Church, St Patrick's...), ma il percorso paesaggistico che ci ha accompagnati da Clonakilty a Clifden, da Galway a Birr ha giocato "carte turistiche" inaspettate e sorprendenti. La cronaca per immagini che proponiamo potrebbe da sola coprire lo spazio-pagina, qualche annotazione a margine speriamo dia un quadro più completo di una meta davvero da non mancare, con o senza ombrello a presso... (e.l.)