da Dizionario dei Film (a cura di Paolo Mereghetti) |
Secondo film della trilogia di Ford sulla cavalleria, prima di Rio Bravo e dopo Il massacro di Fort Apache, con alcuni personaggi (e interpreti) di contorno che ritornano. Dopo la morte di Custer gli indiani sono in agitazione: il capitano Nathan Brittles (John Wayne), che sta per andare in congedo, deve proteggere le donne del forte e trattare con gli indiani e per questo non può impedire che gli indiani si riuniscano e si riforniscono d’armi. Ma proprio quando il suo comando sta per scadere guida un audacissimo raid contro il campo indiano riuscendo a mettere in fuga i loro cavalli ed evitare così una guerra sanguinosa. Western antimilitarista dove Ford inizia a riflettere sulla vecchiaia, il «periodo più triste per l’uomo perché quello dove rischia di essere considerato inutile»: non a caso la sceneggiatura di Frank S. Nugent e Laurence Stalling (da un racconto di James Warner Bellah) si «inventa» due colpi di scena finali— la memorabile carica nella tempesta contro il campo indiano e il richiamo di Brittles come responsabile delle guide — per permettere al suo eroe di chiudere il film (e la carriera) in bellezza. Indimenticabile Wayne mentre monologa sulla tomba della moglie con un cielo da delirio sullo sfondo. |
cinema
invisibile
TORRESINO
aprile-giugno 2007