Le cose che so di lei (Things You Can Tell Just By Looking At Her)
Rodrigo Garcia Marquez– USA 20001h 46’

da La Stampa (Alessandra Levantesi)

      "Dietro ogni finestra si nasconde una storia che vale la pena di raccontare". Questo l’assunto di partenza di Le cose che so di lei, prima regia di Rodrigo Garcia Marquez film successivo in archivio, già direttore di fotografia e figlio del premio Nobel Gabriel. Un esordiente fortunato che, pur avendo a disposizione un modesto budget, ha fatto il bel colpo di riuscire a convincere attrici di prestigio come Glenn Close, Cameron Diaz e Holly Hunter a partecipare al film. Merito certamente di un copione (scritto dallo stesso Garcia) che scruta nella vita di cinque donne, tutte alle prese con un rovello segreto o una situazione dolorosa. C’è la ginecologa Glenn Close che, rimasta ad accudire l’anzianamadre nel giorno di libertà dell’infermiere, si fa fare i tarocchi dalla cartomante Calista Flockhart, la quale le rivela il suo bisogno di amore e cambiamento. C’è la direttrice di banca Holly Hunter che, di fronte all’indifferenza con cui il suo amante sposato accoglie la sua decisione di abortire, è indotta a rimettere in discussione se stessa e il rapporto. Vediamo poi la scrittrice di libri per ragazzi Kathy Baker accendersi di romantica curiosità per un nano, suo nuovo vicino di casa, mentre è costretta a prendere atto che il figlio quindicenne sta diventando adulto. Ritroviamo nel quarto episodio la cartomante Flockhart che assiste la sua amante Valeria Golino, malata terminale, rievocando insieme a lei il loro primo incontro. Infine siamo introdotti nell’intimità della nonvedente Cameron Diaz e di sua sorella Amy Brenneman, di professione poliziotta. Delle due la Diaz sembra la più cinica e forte, però non è così. Pur diviso in episodi, Le cose che so di lei ricorda per cornice (la Fernando Valley di Los Angeles) e struttura narrativa film corali quali l’altmaniano America oggi o il recente Magnolia. Qui la sceneggiatura è meno abilmente congegnata, ma lo sguardo che Garcia getta sul privato delle sue protagoniste è ricco di partecipazione. E quel tanto di voyeuristico che potrebbe esserci nell’operazione è stemperato da un senso di dolente umanità che ha conquistato al film simpatie di pubblico e critica nei vari festival, dal Sundance a Cannes. Le interpreti sono tutte all’altezza e la fotografia di Emmanuel Lubezki conferisce uno smalto di intensità al loro concertato.

LUX novembre 2000

promo: "Dietro ogni finestra si nasconde una storia che vale la pena di raccontare". L'esordio nella regia di Rodrigo Garcia Marquez (figlio di Gabriel) è una vera sorpresa per la freschezza narrativa e dolente umanità delle situazioni. Film corale sulla falsariga di America oggi e Magnolia gioca una delle sue carte migliori anche nella ricchezza del cast femminile: Glenn Close, Cameron Diaz,  Holly Hunter… Tutte sempre all'altezza nel loro ruolo.